Le due Società hanno siglato una collaborazione per favorire la svolta green nel trasporto pubblico.
Marzo 2021
La Redazione
Snam4Mobility, sezione del gruppo Snam dedicata alla mobilità sostenibile, e Industria Italiana Autobus (Iia), principale costruttore italiano di autobus, hanno deciso di unire le forze firmando un Memorandum d’intesa (MoU).
“L’obiettivo di questa collaborazione è favorire la transizione energetica nel segmento del trasporto pubblico locale abbattendo le emissioni da subito. Grazie alla diffusione di mezzi e infrastrutture di rifornimento di gas naturale e biometano e, in prospettiva, attraverso l’idrogeno“. Queste le parole dell’AD di Snam4Mobility Alessio Torelli.
“Combinando le rispettive competenze, Snam4Mobility e Industria Italiana Autobus saranno in grado di offrire alle amministrazioni pubbliche soluzioni di mobilità sostenibile in grado di decarbonizzare i trasporti, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e ad abbattere i costi operativi“.
L’intesa si rivelerà una svolta importante anche per Iia, come rileva l’AD Giovanni De Filippis. “Siamo molto contenti di questa partnership con Snam che prosegue il percorso che abbiamo intrapreso per portare Industria Italiana Autobus ad affrontare da leader le sfide della mobilità green“.
Inizialmente, le iniziative di Snam e Industria Italiana Autobus si concentreranno soprattutto sulla sostituzione dei mezzi obsoleti. La collaborazione servirà a sostenere l’adozione di nuovi autobus a gas e l’impiego di biometano (in forma compressa e liquefatta) in ambito urbano e interurbano e la realizzazione di infrastrutture e stazioni di rifornimento. L’intesa potrà quindi intervenire per svecchiare il parco circolante introducendo mezzi più moderni e meno inquinanti, e anche occupandosi della riqualificazione tecnologica degli autobus più recenti già su strada.
La collaborazione, poi, si focalizzerà in particolar modo sul tema dell’idrogeno. Inoltre, Snam4Mobility supporterà Iia per un piano d’azione che renda anche lo sviluppo industriale a emissioni zero. Le due società potrebbero anche replicare i progetti di mobilità green anche in Paesi esteri di interesse comune.