Ha detto ieri il Ministro della Transizione ecologica, nell’audizione parlamentare sulle linee programmatiche del dicastero
17 marzo, 2021
La Redazione
Presentando in videoconferenza le linee guida del suo ministero alle Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera e del Senato, il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani ha detto ieri : “Io spero che se avremo lavorato bene, fra dieci anni i nostri successori parleranno di come abbassare il prezzo dell’idrogeno verde e di come investire sulla fusione nucleare. Questa è la transizione che ho in testa”..
“L’universo funziona con la fusione nucleare. Quella è la rinnovabile delle rinnovabili – ha spiegato il ministro -. Noi oggi abbiamo il dovere nel Pnrr di potenziare il ruolo dell’Italia nei progetti internazionali Iter e Mit sulla fusione. Quello è un treno che non possiamo perdere”.
“Non possiamo non considerare l’idrogeno verde come la soluzione regina – ha detto ancora Cingolani – E’sostanzialmente il vettore ideale. Fra dieci anni avremo l’idrogeno verde e le automobili che andranno a celle a combustibile. Le batterie le avremo superate, perché hanno un problema di dismissione, e staremo investendo sulla fusione nucleare, che ora sta muovendo i primi passi nei laboratori”.
“Abbiamo un decennio per rendere la nostra società competitiva sull’idrogeno verde – ha aggiunto il titolare del dicastero della Transizione ecologica -. Al momento non abbiamo gli impianti, non sappiamo come stoccare e come utilizzare l’idrogeno. Ma questa è solo la realtà odierna. Dobbiamo cominciare a lanciare i nostri programmi, dobbiamo creare quel sistema che intorno a quel vettore energetico ci consenta di operare al meglio”.
“Al più presto bisognerà aggiornare il piano energetico nazionale, il Pniec, che non è più in linea con i progetti del Pnrr (Piano nazionale di ripresa a resilienza). Non ha senso avere un piano energetico che non è allineato col Pnrr. Appena possibile ci metteremo mano”, ha specificato Cingolani.
“È intenzione del Ministero della Transizione ecologica definire il Pitesai (Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, la mappa delle aree in Italia dove si possono cercare ed estrarre idrocarburi) entro i termini di legge del prossimo 30 settembre”, ha dichiarato Roberto Cingolani.
L’obiettivo del Ministero, ha aggiunto, è assicurare “la collaborazione delle amministrazioni regionali” e individuare “un quadro definito da sottoporre a Vas delle aree ove è consentita l’attività ricerca ed estrazione di idrocarburi sul territorio nazionale”