Osservazioni importanti sul piano per l’idrogeno nella mobilità ferroviaria e sul suo ruolo essenziale nella transizione energetica da parte dei ministeri delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile e Transizione Ecologica
22 marzo, 2021
La Redazione
Un piano per l’idrogeno nella mobilità ferroviaria e un ruolo importante nella transizione energetica, pur tenendo conto che in questo momento non esiste la possibilità di avere tanti mezzi ad H2.
Nell’ottica di “rendere il sistema di trasporto pubblico ancora più competitivo e sostenibile”, il Vice-Ministro Morelli osserva che “l’idrogeno potrà rivestire un i ruolo importante nella transizione energetica dai combustibili fossili a fonti energetiche alternative e ambientalmente sostenibili”.
Per quanto attiene, invece, alla mobilità ferroviaria è stato precisato che “attraverso le interlocuzioni con imprese ferroviarie, gestore dell’infrastruttura, produttori e distributori di idrogeno e le istituzioni, anche locali, sarà possibile definire un piano di interventi e investimenti che realizzino nella sua interezza la transizione al vettore idrogeno”, ricordando che l’uso dell’idrogeno per le tratte non elettrificate è incluso anche nel Pnrr.
È invece più articolata la questione relativa alla mobilità degli autoveicoli, poiché si intreccia con la necessità parallela di favorire anche la mobilità elettrica. “Se producessimo tutto idrogeno verde, non avremmo le macchine a idrogeno. Se facessimo tutte colonnine, non avremmo sufficienti macchine elettriche. La vera differenza non è su cosa fare, ma sulla scala dei tempi”, ha concluso il Ministro soffermandosi sulla maturità delle tecnologie. Ha destato particolare interesse anche il riferimento del Ministro alla possibile applicazione, nei prossimi dieci anni, di “automobili e camion a fuel cell”.