Dopo l’allontanamento dalla Russia con la cessione della partecipazione nel gasdotto BlueStream e la recente quotazione in borsa di Plenitude, Eni accelera nelle rinnovabili e negli investimenti “green”, in linea con il proprio Piano Strategico 2022-2025.
L’obiettivo del leader energetico Italiano è quello di arrivare entro la fine del 2022 a superare i 2 GW di capacità installata (rispetto al 1 GW del 2021), e oltre 6 GW al termine del piano. Per raggiungere questo traguardo, Eni raddoppierà i propri investimenti in nuove soluzioni energetiche del 30% entro il 2025, e del 60% entro il 2030 (superando l’80% nel 2040).
Secondo le previsioni, nei prossimi 10 anni la capacità di bioraffinazione crescerà di oltre 6 milioni di tonnellate, mentre la produzione di idrogeno di circa 4 milioni di tonnellate annue entro il 2050.
A trainare questa transizione green sarà soprattutto Plenitude, di cui è stato recentemente compilato il documento di registrazione con l’Autorita’ di Mercato Italiano. Entro il 2030, Plenitude svilupperà oltre 15 gigawatt di capacita’ rinnovabile per offrire elettricità green a tutti i propri clienti power.
«La creazione di Plenitude, Var Energi, Azule e la recente quotazione di Energy One, evidenziano il nostro impegno ad attrarre nuovi investimenti e definire il giusto equilibro tra allocazione delle risorse e loro rendimento: in linea con questa strategia, stiamo riunendo le nostre bioraffinerie, le stazioni di servizio e le attività di ride sharing in un’unica entità dedicata alla mobilità sostenibile» ha commentato l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi.
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