ExxonMobil ha aumentato la sua partecipazione al progetto proposto di cattura dell’ anidride carbonica Acorn in Scozia firmando una manifestazione di interesse per catturare, trasportare e immagazzinare CO2 anche dal suo impianto di etilene di Fife.
L’accordo per includere l’impianto di etilene, situato a Mossmorran, in Scozia, si aggiunge a un protocollo d’intesa precedentemente annunciato per catturare e immagazzinare le emissioni dei terminali del gas presso il complesso di St Fergus a Peterhead, in Scozia, che include anche il terminale del gas della JV guidata da ExxonMobil.
Questo passo della ExxonMobil rende la realizzazione effettiva del progetto molto piu’ probabile. Il progetto Acorn potrebbe essere il primo dei ‘grandi progetti’ CCS e idrogeno a materializzarsi fra qualche anno. Molti lo danno in ‘pole position’ per i permessi e i sussidi del governo del Regno Unito.
La fase iniziale di Acorn, che si candida per essere la prima ondata di cluster di cattura del carbonio annunciata dal governo del Regno Unito, ha il potenziale per raggiungere più della metà dell’obiettivo del paese di catturare e immagazzinare 10 milioni di tonnellate metriche di CO2 entro il 2030. Se ampliato ulteriormente, avrà il potenziale per immagazzinare più di 20 milioni di t/a di CO2 entro la metà degli anni 2030.
Il progetto Acorn ha recentemente annunciato piani per catturare e immagazzinare CO2 anche dalla raffineria di Grangemouth. L’aggiunta di strutture a Mossmorran aiuterà la Scozia a ridurre le emissioni nel suo settore industriale.
L’impianto di etilene di Fife ha recentemente completato un programma di investimenti da 140 milioni di sterline per aggiornare l’infrastruttura chiave e introdurre nuove tecnologie che miglioreranno significativamente l’affidabilità operativa e le prestazioni.
Questi investimenti, insieme alla partecipazione di ExxonMobil al progetto Acorn, dimostrano un impegno per la riduzione delle emissioni e per il futuro di Fife come risorsa competitiva.
ExxonMobil Low Carbon Solutions sta valutando diversi altri progetti CCS in tutto il mondo, tra cui Rotterdam, Paesi Bassi; Normandia, Francia; LaBarge, Wyoming; e un concetto di hub CCS su scala mondiale a Houston, in Texas. La società ha una quota di partecipazione in circa un quinto della capacità globale di cattura di CO2 e ha catturato circa 40% di tutta la CO2 antropogenica catturata nel mondo.
ExxonMobil ha fondato la sua attività Low Carbon Solutions per commercializzare tecnologie a basse emissioni. L’azienda sta anche perseguendo investimenti strategici in biocarburanti e idrogeno per portare quelle tecnologie energetiche a basse emissioni su scala per settori difficili da decarbonizzare dell’economia globale.
La IEA, l’Agenzia internazionale per l’energia, prevede che la CCS potrebbe mitigare fino al 15% delle emissioni globali entro il 2040 e il Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici stima che gli sforzi di decarbonizzazione globale potrebbero essere due volte più costosi senza il suo dispiegamento su larga scala.