E’ stato presentato il Centro ristrutturato di Ricerca e Sviluppo di Acciaierie d’Italia, situato all’interno dello stabilimento di Taranto, nel quale sono stati investiti 2,5 mln €, con previsione di altri 10 in 3 anni.
Si estende su una superficie di 2.000 metri quadri con uffici e laboratori, in aggiunta a quelli già presenti nel Siderurgico.
Si apprende da ANSA e da Acciaierie d’Italia che sono già stati effettuati investimenti per 2,5 milioni di euro per la ristrutturazione della vecchia palazzina con la previsione di investire altri 10 milioni nei prossimi 3 anni. Di questi, il 70% è per le attrezzature di laboratorio, una parte è destinata alla formazione. Sono 12 gli ingegneri neoassunti, 6 gli ingegneri già presenti a cui si affiancheranno 12 tecnici di laboratorio entro 12 mesi.
Il Centro, riferisce Acciaierie d’Italia, nasce “per rispondere agli impegni e alle sfide che contraddistinguono il sito di Taranto e più in generale la produzione siderurgica italiana, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale ed economica e l’efficientamento dei processi produttivi“.
Sei sono le direttrici: “decarbonizzazione; transizione energetica e efficientamento dell’approvvigionamento elettrico; economia circolare, sviluppo nuovi prodotti, sviluppo della produzione di tubi per il trasporto di idrogeno; digitalizzazione e Industry 4.0 “.
Attualmente il Centro di Ricerca e Sviluppo è già al lavoro su 12 progetti e ha avviato 11 collaborazioni con enti esterni: “dagli accordi strategici si precisa – con CSM/ Rina, Paul Würth e Snam fino alle collaborazioni con l’Università. Tra di esse da segnalare il Politecnico di Torino, l’Università di Pisa e l’Università di Bari“. (ANSA).