Avviata la certificazione della rete Snam
13 Aprile, 2021
La Redazione
L’idrogeno rinnovabile potrà essere trasportato con le attuali infrastrutture del gas, purché rispettino gli standard internazionali che definiscono i criteri di compatibilità con le tubazioni in acciaio, nuove ed esistenti. Questa è una grande opportunità per l’Italia e per Snam, che con RINA ha avviato la certificazione della sua estesissima rete lunga 33mila chilometri.
Il tema del trasporto dell’idrogeno è cruciale nella transizione energetica, perché la produzione delle energie rinnovabili non è programmabile, quindi devono essere stoccate e trasportate. Questo può essere fatto con l’idrogeno che, però, non viene sempre prodotto dove dovrebbe essere utilizzato e va quindi trasportato – per esempio, tramite le infrastrutture esistenti del gas naturale. Appare dunque fondamentale analizzare e valutare le performance delle infrastrutture esistenti, ma anche la produzione di nuovi materiali e componenti adeguati per le nuove realizzazioni, in linea con riconosciuti standard internazionali.
RINA, che tra l’ altro supporta le aziende impegnate nella transizione “green”, si occupa della verifica della compatibilità delle linee gas esistenti per il trasporto dell’idrogeno, che può avvenire sia attraverso analisi e verifiche sulle classi dei materiali che compongono le reti, sia tramite prove specialistiche di laboratorio.
“Per l’Italia si tratta di una grande opportunità visto che possiede la più estesa infrastruttura gas d’Europa“, sottolinea Ugo Salerno, CEO di RINA, aggiungendo “stiamo lavorando con Snam per certificare la compatibilità della sua rete (oltre 33 mila km) al trasporto dell’idrogeno via tubo. Le attività congiunte includono anche prove in laboratorio, che hanno dato finora esito positivo, e si proseguirà con ulteriori test complessi a pressioni elevate“.