Ospite ai microfoni di Skytg24, Marco Alverà, Amministratore Delegato di Snam, ha espresso la propria opinione in merito agli eventuali sviluppi del settore energetico da qui a trent’anni, soffermandosi in particolare sul ruolo dell’idrogeno nel processo della transizione energetica.
Secondo l’Ad di Snam, l’idrogeno verde (ovvero quella variante di idrogeno prodotta da elettrolisi dell’acqua alimentata da fonti rinnovabili come l’eolico o il solare) rappresenta la vera alternativa rispetto ai gas tradizionali per raggiungere al più presto la neutralità energetica, anche da un punto di vista prettamente economico:
“Il gas durante il primo periodo della pandemia di Covid-19 costava 6 euro a MW/h – quantità sufficiente per riscaldare un appartamento per qualche mese – oggi costa 100 euro a MW/h. L’idrogeno verde si comporta allo stesso modo e costa oggi circa 90 euro MW/h, tra cinque anni 50 euro ed entro il 2030, 25 euro a MW/h”.
A confermare queste previsioni, oltre Snam, sono stati i governi degli Stati Uniti, dell’India e di altri paesi presenti alla recente Cop26 di Glasgow.