La compagnia energetica tedesca Uniper è in trattativa coi produttori di idrogeno mediorientali per acquistare forniture di idrogeno per il mercato europeo. Questo anche per trasformare le sue attività europee in operazioni a emissioni zero entro il 2035, hanno affermato i funzionari dell’azienda.
Uniper vuole utilizzare la sua rete di trasporto del gas naturale, GNL e di stoccaggio in Europa nello sviluppo delle sue ambizioni sull’idrogeno, con piani per aumentare la sua capacità di produzione dell’ idrogeno fino a 1 GW in Europa entro il 2030, da circa 4 MW attualmente , ha detto ai giornalisti in una tavola rotonda a Dubai il 22 settembre Axel Wietfeld, CEO di Uniper Hydrogen
A luglio, la società ha dichiarato che stava negoziando con l’Oman un accordo di acquisto esclusivo per l’ammoniaca verde.
“I nostri colloqui in questa regione sono più per il lato dell’offerta e del commercio”, ha detto Wietfeld. “Il nostro obiettivo principale non è quello di investire e gestire asset nella regione, saremmo principalmente acquirenti per acquistare idrogeno e poi rivenderlo o scambiarlo“.
Uniper considera l’idrogeno come una soluzione per rendere le sue attività europee carbon neutral entro il 2035. Il 20% della sua attuale capacità di generazione di energia elettrica di 35 GW in Europa e in Russia ora è rinnovabile, dove si include il nucleare e idroelettrico. La società sta eliminando gradualmente il carbone e investendo di piu’ in energie rinnovabili.
“La domanda di idrogeno raddoppierà, potenzialmente anche triplicherà nei prossimi due decenni e di conseguenza la produzione non sarà sufficiente in Europa“, ha affermato. Uniper prevede che l’Europa dovrà importare circa il 50% del suo fabbisogno di idrogeno nei prossimi anni, con la Germania che raggiungerà il 75%, ha affermato Wietfeld.
Uniper prevede di poter utilizzare la sua vasta capacità di stoccaggio del gas naturale di 8 Bcm in Europa per immagazzinare idrogeno.
A luglio, Uniper aveva dichiarato che si sarebbe unita al progetto di idrogeno rinnovabile Hyport Duqm dell’Oman per fornire servizi di ingegneria e negoziare un accordo di offtake esclusivo per l’ammoniaca verde dalla struttura.
Nella prima fase, Hyport Duqm svilupperà un impianto di idrogeno rinnovabile da 250-500 MW nella Zona Economica Speciale di Duqm, che inizierà le operazioni nel 2026, con impianti di conversione per produrre ammoniaca per l’esportazione.
L’impianto sarà alimentato da un massimo di 1,3 GW di energia solare ed eolica e sarà collegato al terminal di esportazione e agli impianti di stoccaggio del porto di Duqm.
“Chiaramente il Medio Oriente con le sue abbondanti risorse in termini di petrolio e gas naturale e’ anche il luogo perfetto per le energie rinnovabili, in particolare per il solare. E’ perfettamente posizionato per produrre idrogeno sia verde che blu“, ha affermato Niek den Hollander, Chief Commercial Officer di Uniper.
“Con quelle risorse perfette crediamo che il Medio Oriente sarà un esportatore netto di idrogeno. Ci sono altre regioni su questo pianeta che hanno bisogno di ulteriore idrogeno perché non hanno le risorse per produrlo da sole. Di conseguenza, credo che il Medio Oriente potrà intervenire per colmare questa lacuna, farne un business e fornire idrogeno al mondo, inclusa l’Europa“.
Uniper sta mirando ad avere una posizione “significativa“di trader nell’idrogeno che potrebbe richiedere cinque o 10 anni per svilupparsi in un mercato liquido, ha detto den Hollander. “Abbiamo bisogno di progressi tecnologici” per far crescere l’industria dell’idrogeno, ha detto.
L’idrogeno verde e blu è ancora “molto più costoso” del tradizionale idrogeno grigio e per ridurre i costi è necessario un volume di produzione maggiore, ha affermato.
Uniper prevede di trasportare risorse di idrogeno in Europa via nave sfruttando la sua rete di GNL.