Prosegue la collaborazione tra Eni, Toyota e il Comune di Venezia volto a promuovere la mobilità sostenibile nel nostro paese.
Dopo un lungo periodo di ricostruzione, è stata ufficialmente inaugurata a Mestre (Venezia) la prima stazione in Italia progettata per il rifornimento di veicoli urbani a idrogeno. Qui, auto e bus possono effettuare una piena ricarica in soli 5 minuti, grazie ai due punti di erogazione, dalla potenzialità di 100 Kg al giorno.
Come parte dell’accordo, inoltre, il Comune di Venezia riceverà da Toyota un minimo di dieci modelli di Toyota Mirai a idrogeno, alcune delle quali entreranno nella flotta del servizio cittadino di car sharing, “KINTO Share”.
Presenti all’inaugurazione, il Direttore Generale Energy Solution, Giuseppe Ricci, il Sindaco Luigi Brugnaro, e l’Amministratore Delegato di Toyota Motor Italia, Luigi Ksawery Luca’.
Giuseppe Ricci (Eni) ha dichiarato: “E’ per noi un traguardo e, insieme, un punto di partenza. Vogliamo essere protagonisti, e non a caso siamo in un’area come il Veneto e a Venezia, della costruzione di infrastrutture per rispondere alla domanda di mobilità sostenibile e, più in generale, di una efficace e concreta transizione energetica. Il nostro impegno è verso i nostri clienti delle nostre stazioni di servizio, ai quali vogliamo offrire tutti i servizi e prodotti dedicati alla persona e alla vettura, ma anche verso le istituzioni pubbliche, per essere loro di supporto per la pianificazione strategica degli interventi previsti per la trasformazione del nostro Paese”.
Luigi Ksawery Luca’, AD di Toyota Motor Italia, ha commentato: “La giornata di oggi segna un passaggio fondamentale per lo sviluppo della mobilità ad idrogeno anche in Italia e siamo entusiasti ed orgogliosi di poter essere al fianco di Eni e della Città di Venezia per il successo di questo progetto mettendo a disposizione le nostre automobili Mirai. Il percorso verso una mobilità a zero emissioni non potrà che far leva su un utilizzo diffuso sia di mezzi alimentati ad idrogeno, sia di veicoli elettrici a batteria, che nella nostra visione sono pienamente complementari tra loro. L’auspicio è che questa sia solo la prima di molte stazioni di rifornimento d’idrogeno con le quali il nostro paese possa presto allinearsi con gli altri paesi europei”.