Eni converte la stazione di servizio a Campalto. Il progetto ha avuto l’approvazione della giunta veneziana e prevede anche un accordo per il rifornimento ai mezzi pubblici. Ci saranno anche colonnine di ricarica elettrica
18 marzo 2021
La Redazione
Venezia si prepara a risolvere il principale problema dei motori del futuro che non inquinano: quello del rifornimento. Perché, almeno in Italia, a fronte di un parco veicoli che si sta rinnovando sempre più all’insegna del green, mancano ancora sufficienti stazioni in cui fare il pieno di idrogeno per consentire il vero salto di qualità alle moderne tecnologie.
È stato approvato il progetto di ristrutturazione della stazione di servizio Eni a Campalto. Sarà il primo distributore di idrogeno della città e il secondo in Italia: oggi in funzione ne esiste solo un altro, a Bolzano.
La società proprietaria del distributore (Eni Refining e Marketing) realizzerà nuovi impianti per il rifornimento di carburanti: oltre ai tradizionali benzina e gasolio, vi saranno anche l’idrogeno per autotrazione e l’elettricità. Come di consueto, inoltre, costruirà un bar e un impianto di autolavaggio. Ora la delibera dovrà passare per il voto del Consiglio, che darà il permesso di costruire.
Il progetto rientra tra i contenuti dell’accordo sottoscritto tra la Città metropolitana, Eni e Toyota riguardante l’avvio della sperimentazione di mobilità a idrogeno nel territorio veneziano. L’accordo prevede anche che Eni garantisca un «utilizzo agevolato» degli impianti ai mezzi pubblici comunali, in previsione di una sperimentazione di autobus a idrogeno. Inoltre, l’azienda fornirà al Comune una relazione annuale sull’utilizzo dell’impianto e finanzierà uno studio post-universitario sulla mobilità sostenibile.
Per il sindaco Luigi Brugnaro il progetto è “un importante passo nel percorso di tutela e salvaguardia dell’ambiente. Dare un impulso verso la realizzazione di quello che è il primo distributore di idrogeno urbano in Italia è un atto concreto verso l’ormai non più rinviabile decarbonizzazione dei trasporti. Inoltre, dimostriamo come Venezia sia in prima linea nell’incentivare la diffusione di fonti alternative di rifornimento. A fianco di un’importante campagna per la diffusione di elementi per la ricarica elettrica dei veicoli e agli investimenti per un trasporto pubblico “green”, come al Lido e Pellestrina, ora guardiamo con fiducia all’idrogeno. Un elemento che può essere prodotto a partire da un’ampia gamma di fonti energetiche, anche rinnovabili, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili». Senza contare che i veicoli alimentati a idrogeno producono come scarico vapore acqueo.