I nuovi involucri del motore a combustione a idrogeno sviluppato da JCB hanno fatto la loro comparsa ad Hannover in occasione della fiera Agritechnica. Qui i visitatori della kermesse hanno potuto toccare con mano la soluzione a zero emissioni della storica azienda britannica, frutto di un investimento da 100 milioni di sterline e del lavoro di ricerca e sviluppo di un team di oltre 150 ingegneri.
Ad oggi, sono già oltre 75 i prototipi di motori H2 prodotti da JCB ed installati su alcuni modelli di movimentatori telescopici, di terne per il movimento terra, su un camion Mercedes da 7,5 tonnellate e un furgone Mercedes Sprinter.
Lord Bamford, Presidente di JCB, ha dichiarato: “La maggior parte di questi combustibili alternativi richiede la produzione di idrogeno per produrli, quindi ha perfettamente senso utilizzare l’idrogeno in primo luogo perché è un combustibile pulito a zero emissioni di carbonio che può essere prodotto da energia rinnovabile. L’idrogeno offre anche una potenziale soluzione alla sfida posta dalle batterie sulle macchine più grandi; consente un rifornimento rapido ed è una soluzione di carburante mobile, che consente di portare il carburante alla macchina”.
JCB ha inoltre presentato il proprio sistema di rifornimento mobile progettato e costruito per distribuire il carburante alle macchine. Il serbatoio ha abbastanza idrogeno per rifornire 16 terne e può essere trasportato sul retro di un trattore JCB Fastrac riadattato o su un rimorchio.
Attualmente, l’azienda preferisce concentrarsi su questo tipo di applicazione piuttosto che sulle Fuel Cell. Nel 2020 infatti JCB presentò il primo escavatore dotato di celle a combustibile idrogeno per il settore edile, un 220X da 20 tonnellate, ma tale soluzione si è rivelata troppo costosa e non sufficientemente robusta per il tipo di mezzo e di applicazione (edile-agricola).
“Le proprietà di combustione uniche dell’idrogeno consentono al motore a idrogeno di fornire la stessa potenza, la stessa coppia e la stessa efficienza che alimentano le macchine JCB oggi, ma a zero emissioni di carbonio – ha spiegato Lord Bamford – I motori a combustione di idrogeno offrono anche altri vantaggi significativi. Sfruttando la tecnologia e i componenti dei motori diesel, non richiedono elementi di terre rare e, aspetto fondamentale, la tecnologia di combustione è già ben collaudata sulle attrezzature edili e agricole. Si tratta di una tecnologia economicamente vantaggiosa, robusta, affidabile e ben conosciuta non solo nel settore edile e agricolo, ma in tutto il mondo”.