Disporre di una rete pan-Europea per il trasporto di idrogeno entro l’inizio del prossimo decennio è uno degli obiettivi principali della transizione energetica europea, non solo per una maggior sostenibilità a livello ambientale ma anche in termini di sicurezza ed indipendenza energetica.
La costruzione della dorsale europea dell’idrogeno (EHB) è a buon punto. Grazie agli investimenti pianificati negli ultimi anni dai principali TSO (Transmission System Operators) europei, i cinque corridoi transfrontalieri dell’idrogeno stanno rispettando le tabelle di marcia stabilite, vantando progressi reali nei propri paesi.
I recenti fattori d’impatto globale, primi su tutti la pandemia Covid e la guerra in Ucraina, hanno però influenzato gravemente i costi di realizzazione.
Ecco che, in occasione della European Hydrogen Week di Brussels, l’EHB ha presentato a distanza di tre anni un nuovo rapporto dedicato alle fluttuazioni dei costi, con l’obiettivo di far luce sui più recenti sviluppi delle infrastrutture per l’idrogeno.
Lo studio in questione si basa sui dati provenienti dai progetti dei TSO, presentando una panoramica aggiornata dei costi unitari per le spese in conto capitale (CAPEX) e le spese di sviluppo (DEVEX) di gasdotti e compressori.
Uno dei primi punti riguarda i componenti necessari per la realizzazione della rete. Questi comprendono, ad esempio, i costi dei materiali, della manodopera, dei diritti di passaggio e costi aggiuntivi vari.
Se nel 2019 un compressore sarebbe costato meno di 3.5 milioni di euro per MWe, ad oggi il prezzo è salito a 4 milioni di euro (in media). I costi dei materiali e della manodopera rappresentano il 70%-80% delle spese per le condotte di trasmissione e i compressori.
Di conseguenza, i futuri sviluppi dei costi sono fortemente legati all’andamento dei prezzi dell’acciaio, dei prezzi dell’energia, dell’inflazione e delle dinamiche della forza lavoro.
Per quanto riguarda i costi delle condotte, i dati raccolti dai TSO dimostrano che quelle da un diametro di 20″ riadattate all’idrogeno rappresentino il 30% del costo di installazione di nuove condotte. Per le altre dimensioni, invece, i costi di conversione sono pari a circa il 20% del costo di realizzazione dei nuovi gasdotti.
Più nello specifico, i costi medi per chilometro dei gasdotti 20″ per idrogeno onshore sono aumentati di 300.000 euro, di 1 milione di euro per i tubi da 36″ e di 1,6 milioni di euro per i tubi da 48″ di diametro.
Il report della European Hydrogen Backbone è interamente cosultabile attraverso il seguente link.