Futuro a idrogeno per l’ex caserma Tombolan Fava di San Donà di Piave. Il Sindaco del Comune Veneto, Alberto Teso, ha infatti proposto un piano di riconversione della caserma in una centrale dedicata alla produzione di idrogeno verde da impiegare nella mobilità pubblica.
Atvo, il gestore del trasporto pubblico locale, ha da subito mostrato interesse nel progetto che, con un investimento da 20 milioni di euro circa, prevede la realizzazione di 6 ettari di pannelli fotovoltaici, una stazione di rifornimento, un impianto per la produzione e lo stoccaggio di idrogeno e uffici per il personale.
Una volta operativa la centrale sarà in grado di generare circa 400 Kg di idrogeno verde al giorno.
“Atvo sarà il primo cliente della centrale a idrogeno di San Donà – ha dichiarato Fabio Turchetto, Presidente di ATVO – Un bus a gasolio costa circa 250mila euro, un modello elettrico circa 400mila, uno a idrogeno attualmente circa 750-800 mila euro. attualmente circa 750-800 mila euro. Da anni sostengo che la mobilità a idrogeno è il futuro– continua Turchetto – anche per sganciare il Paese dalla dipendenza dal mercato cinese, che produce le batterie. Un passaggio necessario anche per mettere la mobilità pubblica sul binario della completa sostenibilità. Tra l’altro il motore dei mezzi a idrogeno è molto simile a quelli attuali con motore endotermico“.
“Sposo il progetto del sindaco Teso – conclude il presidente di Atvo – per favorire il processo di conversione manca ancora una rete idonea che produca idrogeno. Non possiamo mandare i bus a Marghera per fare rifornimento, per cui la caserma può essere una soluzione. I bandi per acquistare gli autobus partono dall’Europa, per poi essere declinati dallo Stato e dalle Regioni a livello locale. Se lo consentiranno dovremmo poter disporre dei primi bus di questo tipo tra la fine del 2026 e il 2027».