L’Emilia Romagna si aggiunge alle regioni italiane che vedono nell’idrogeno il vettore energetico sostenibile del futuro. La giunta regionale ha infatti pubblicato il bando volto alla realizzazione di impianti di produzione di idrogeno verde, con una capacità compresa tra 1 e 10 MW, in aree industriali dismesse. Nello specifico saranno interessati tutti quei siti situati nei pressi di cementifici, vetrerie, cartiere, impianti petrolchimici, terminal logistici e portuali.
La Regione metterà a disposizione delle aziende interessate circa 20 milioni di euro, provenienti dai fondi del PNRR. Le domande dovranno essere presentate entro il 20 Febbraio 2023, mentre la pubblicazione della graduatoria è fissata entro il 31 Marzo 2023.
Vincenzo Colla, Assessore regionale allo Sviluppo economico e Green economy, ha dichiarato: “Una sfida strategica da cogliere senza incertezze soprattutto in un momento in cui i costi energetici rischiano di mettere in difficoltà il mondo della produzione. La Regione crede fermamente nell’idrogeno come vettore energetico pulito del futuro. Per questo siamo pronti a sostenere attività di produzione su larga scala, in grado di dimostrare la convenienza dell’elettrolisi per l’industria energivora, la logistica e il trasporto locale. L’economia dell’idrogeno ha uno spazio importante nella transizione energetica, in particolare nella combinazione delle diverse fonti che ci devono portare all’obiettivo finale della decarbonizzazione. L’utilizzo di aree industriali dismesse – ha concluso –permette il recupero di superfici abbandonate e chiude così un ciclo virtuoso che consente di evitare nuovo consumo di suolo sfruttando spazi già urbanizzati”.
Tra le città emiliane che guardano al bando emesso dalla regione con forte interesse, spicca Piacenza: “Per noi è il discorso dell’idrogeno ha un’importanza molto elevata sotto il profilo strategico”, ha dichiarato Francesco Rolleri, Presidente di Confindustria Piacenza. Data la sua posizione logistica strategica, la città potrebbe diventare presto uno dei principali hub italiani dedicati alla produzione e distribuzione di idrogeno verde, impiegabile per decarbonizzare le industrie energivore (vedi i cementifici di Buzzi Unicem e Cementirossi nella provincia) e il settore della mobilità.
E proprio riguardo la mobilità, alcune aziende piacentine hanno già mosso i primi passi in avanti: pensiamo a Sitav, fornitrice (tra i tanti) di Alstom, Trenitalia, Trenord, attualmente impegnata nello sviluppo di un treno alimentato a idrogeno, o alla startup Idrogena fondata dalla storica piacentina dell’Oil&Gas, Drillmec, con l’obiettivo di realizzare in Sardegna la prima stazione di rifornimento dotata di convertitore molecolare pirolitico. Questa tecnologia, brevettata da Drillmec, è in grado di produrre, in loco, idrogeno da metano. Una volta trovate le risorse necessarie, il progetto sarebbe facilmente replicabile anche a Piacenza.
Riguardo la green economy, invece, è attiva la Brian & Partners fondata da Andrea Bricchi, società di consulenza che punta su progetti per le piccole-medie imprese relativi alla produzione e stoccaggio di idrogeno verde.
Tra le nuove tecnologie, infine, vi è quella sviluppata dalla startup Ecocircular, finalizzata alla generazione di idrogeno rinnovabile in impianti compatti partendo da rifiuti come plastica e pneumatici. Per ulteriori approfondimenti, Vi rimandiamo all’articolo dedicato.
Piacenza è anche sede di Hydrogen Expo, la prima mostra-convegno Italiana dedicata interamente al comparto tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno. Tante le novità attese per la seconda edizione, che si terrà sempre presso il quartiere fieristico piacentino, dal 17 al 19 Maggio 2023.