Con l’obiettivo di accelerare la transizione green e digitale nel settore dei trasporti, 25 Università e 24 grandi imprese hanno unito le forze costituendo il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, il primo dei cinque Centri Nazionali previsti dal Pnrr.
Per questo progetto, dal valore iniziale di ben 349 milioni di euro, verranno coinvolti 696 ricercatori degli enti partner e 574 neoassunti, le cui attività si focalizzeranno su: mobilità aerea, veicoli stradali sostenibili, trasporto per vie d’acqua, trasporto ferroviario, veicoli leggeri e mobilità attiva. Lo studio di nuove tecnologie in ambito idrogeno/celle a combustibile, sarà uno degli elementi portanti del programma di ricerca del Centro.
Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano, ente proponente del Centro per la Mobilità Sostenibile, ha dichiarato: “Il Centro Nazionale per la Mobilità risponde a una delle missioni chiave del PNRR: passare dalla ricerca all’impresa in un’ottica di filiera e di collaborazione estesa. Punti di forza saranno progetti ad alta maturità tecnologica con il preciso intento di dare una risposta concreta ai bisogni del Paese in una prospettiva di lungo termine che superi la scadenza del 2026. È questo il nostro impegno. È questa l’occasione per attuare riforme strutturali. Una partita che siamo disposti a giocare fino in fondo”.
Il Centro avrà una sede principale a Milano e 14 nodi distribuiti sull’intero territorio nazionale.
Tra i fondatori: A2A, Almaviva, Angelo Holding, Autostrade per l’Italia, Eni, Ferrari, Fincantieri, Fnm, Fs, Intesa Sanpaolo, Iveco Group, Leonardo, Pirelli, Poste Italiane, UnipolSai, Snam.