L’auto del futuro, sportiva o meno, non farà affidamento unicamente alle batterie elettriche ma dovrà tener conto dei metodi alternativi di propulsione a basse emissioni (e-Fuels), come l’idrogeno. Questo il pensiero di Johannes-Joerg Rueger, Presidente di Bosch Engineering, il quale è recentemente intervenuto nel corso della conferenza inaugurale del Motor Valley Fest, presso il Teatro Pavarotti-Freni di Modena: “Le auto sportive sono sinonimo di prestazioni, di rombo del motore, di divertimento nella guida. In una sola parola, di emozioni. Alla base di queste emozioni, non ci sono solo la progettazione, ma anche il powertrain e il software; il fattore del peso delle batterie ha una grande influenza sulla dinamica e il piacere di guida“.
Secondo Reuger, uno dei principali vantaggi offerti dai motori a combustione interna a idrogeno (HICEV) è l’immediato passaggio dalla fase di progettazione, ai test in laboratorio e collaudi su strada, fino alla produzione in serie:”[I motori a combustione a idrogeno sono] realizzati sulla base di propulsori esistenti e possono utilizzare gli stessi componenti, eccetto i serbatoi e i sistemi di alimentazione. Modifiche non sostanziali“.
Guardando al futuro, Bosch è pronta a collaborare con i principali costruttori del settore automobilistico proponendo soluzioni a basse emissioni sempre più innovative per raggiungere gli obiettivi di transizione energetica e decarbonizzazione. “La mobilità sostenibile a basse emissioni – ha concluso Rueger – non sarà in contrasto con il piacere di guida“.
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