Sarà il 2025 l’anno in cui le case degli italiani potranno accogliere le prime caldaie funzionanti con il 100% di idrogeno verde targate Baxi, azienda che sin dalla fine degli anni ’70 è leader nel settore del riscaldamento.
Il progetto della caldaia a idrogeno nasce dall’obiettivo della società di ridurre le emissioni di CO2 dei propri prodotti del 30%, entro il 2030. Per far ciò, Baxi si è concentrata principalmente in tre ambiti: ambiente (decarbonizzazione sia per l’attività produttiva che per i prodotti realizzati), sociale (sensibilizzazione della società, catene del valore e collaborazione con la comunità) e amministrativo (modalità virtuose di gestione aziendale e coinvolgimento degli stakeholders).
Il percorso verso la prima caldaia al 100% H2 ha visto, nel corso degli anni, lo spostamento dall’impiego di caldaie standard a quelle ad alta efficienza e, successivamente, a quelle in grado di operare con una miscela di metano e di idrogeno al 20%.
Alberto Favero, Direttore Generale di Baxi, ha dichiarato: “Siamo stati i primi in Italia a certificare questo tipo di caldaia per il segmento residenziale nel 2019 la sperimentazione era iniziata tre anni prima. Ora altri operatori si stanno affacciando sul segmento, lo valuto positivamente, significa che la tecnologia sta prendendo piede. Nelle prossime settimane inizierà la produzione in Veneto, che andrà però fuori confine, nei Paesi in cui c’è una distribuzione di idrogeno. Per il mercato italiano il discorso è più lungo, pensiamo dal 2025: a mancare sono le infrastrutture”.
Le prime 500 caldaie saranno inviate al mercato inglese e olandese entro la fine dell’anno.
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