L’idrogeno arriverà a Porto Marghera nella nuova centrale termoelettrica di Edison.
Ad annunciarlo sono stati, in data odierna, Edison, Eni e Ansaldo Energia i quali hanno siglato un accordo nel quale metteranno a disposizione le proprie competenze e tecnologie per contribuire alla decarbonizzazione del settore elettrico (in linea con il Green Deal europeo).
L’accordo prevede l’avvio di uno studio di fattibilità per la produzione di idrogeno verde, tramite elettrolisi dell’acqua, o in alternativa di idrogeno blu, tramite l’impiego di gas naturale con cattura della CO2 prodotta.
L’impianto, con una potenza complessiva di 780 MW, dovrebbe entrare in funzione entro il secondo semestre di quest’anno e sfrutterà una turbina ad alta efficienza dotata di tecnologia predisposta per essere alimentata a idrogeno.
Giovanni Brianza, Executive Vice President servizi energetici e ambientali di Edison, ha dichiarato: “Edison è in posizione ottimale per diventare un player importante nell’idrogeno in quanto sinergico rispetto al proprio core business e centrale rispetto al piano di sviluppo strategico. L’idrogeno è un vettore in fase di sviluppo che avrà un ruolo importante nel processo di decarbonizzazione del Paese. In questo quadro, Edison sta sviluppando numerosi progetti integrati per la produzione e l’utilizzo di idrogeno a beneficio di tutti gli usi finali, dalla generazione elettrica, all’industria, alla mobilità sostenibile. In particolare, per ridurre ulteriormente l’impatto ambientale del proprio parco di produzione termoelettrica, nei propri impianti a ciclo combinato di nuova generazione Edison ha già previsto l’adozione di turbine a gas alimentabili con miscele di idrogeno e gas naturale, che consentiranno sostanziali riduzioni delle emissioni di CO2”.
Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution di Eni, ha commentato: “L’accordo con Edison e Ansaldo Energia rappresenta un’ulteriore conferma della leadership di Eni nella transizione energetica e un ulteriore tassello nel raggiungimento del target delle zero emissioni nette entro il 2050, grazie all’utilizzo di diverse leve. In questo contesto Eni ha l’obiettivo di diventare il principale operatore nella produzione e utilizzo di idrogeno decarbonizzato in Italia. A Porto Marghera, Eni promuove lo sviluppo della Hydrogen Valley investendo lungo tutta la filiera, dalla produzione di biocarburanti all’idrogeno per la mobilità sostenibile e, grazie all’accordo con Edison e Ansaldo Energia, anche per la generazione elettrica”.
Claudio Nucci, Chief Operating Officer di Ansaldo Energia, ha spiegato: “La turbina di classe H GT36 che abbiamo realizzato per l’impianto termoelettrico Edison di Marghera è il nostro top di gamma, non solo in termini di prestazioni, ma anche di rispetto dell’ambiente: uno strumento fondamentale nel percorso verso la decarbonizzazione, in quanto già predisposta alla combustione di idrogeno. Mettiamo con soddisfazione e orgoglio il nostro know how tecnologico nell’ambito della combustione a favore di questo progetto per supportare la transizione energetica del Paese”.
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