Il porto di Anversa sta convertendo un rimorchiatore alla propulsione a metanolo e/o idrogeno nell’ambito del progetto Fastwater, finanziato dall’Unione Europea, che mira a dimostrare la fattibilità del metanolo – derivato dall’ idrogeno – come combustibile marino sostenibile.
Il progetto è stato istituito da un gruppo di leader europei di ricerca e tecnologia marittima ed è finanziato dal programma europeo di ricerca e innovazione, Horizon 2020.
Oltre al porto di Anversa, che fornisce il rimorchiatore, i partner coinvolti in questo progetto includono Belgian Multi, che ha realizzato lo studio di fattibilità del progetto, svedese Scandinaos, che ha progettato le modifiche della nave, ABC (Anglo Belgian Corporation), che si occuperà della conversione del motore e dell’installazione dei serbatoi e dei tubi del metanolo, mentre la tedesca Heinzmann sta adattando gli iniettori.
La Commissione europea ha approvato il progetto questa settimana, dopo un processo di autorizzazione di 18 mesi e negoziati dettagliati. Il progetto Methatug, descritto dal porto come il primo al mondo nel suo genere, dovrebbe essere operativo all’inizio del 2022. Il porto di Anversa mira ad avere un rimorchiatore a idrogeno nel 2023 come parte della sua strategia per diventare un’azienda sostenibile e neutra alla CO2. La Compagnie Maritime Belge (CMB) è stata ingaggiata per la costruzione dell’Hydrotug, che sarà azionato da motori a combustione che bruciano idrogeno in combinazione con il diesel.
Il porto di Anversa, il quinto porto di bunkeraggio più grande del mondo, ha integrato il GNL nel suo mercato del bunkeraggio negli ultimi anni.
Entro il 2025, mira a diventare un vero e proprio porto multi-carburante, in cui le navi marittime e fluviali saranno in grado di rifornirsi non solo coi combustibili convenzionali, ma anche alternativi a basse emissioni di carbonio come metanolo, idrogeno o elettricità.