Lo illustra Fabrizio Botta, Direttore Commerciale e Strategie della Divisione E&C Onshore di Saipem, durante il suo intervento dedicato a “Transizione energetica: rischi ed opportunità di un’evoluzione obbligata” al XXI Convegno Annuale ANRA.
“Saipem negli ultimi 5 anni è cambiata radicalmente, e continuerà a farlo: tecnologia, innovazione e digitalizzazione i pilastri della nostra strategia, che rappresentano il DNA aziendale insieme alla passione ed al coraggio delle nostre persone. Il nostro processo di trasformazione e ri-posizionamento è iniziato da tempo anticipando le esigenze di uno scenario in continua evoluzione, che vede un cambiamento dei paradigmi energetici, un trend di crescita della domanda di energia nei prossimi 10 anni e non solo, anche la necessità – nello stesso arco temporale – di ridurre drasticamente le emissioni di CO2 del 50%. Diventa dunque quanto mai urgente prendere oggi le decisioni strategiche sul tema della transizione energetica”.
“Accanto al business convenzionale puntiamo su: gas naturale, cattura della CO2, produzione di idrogeno, rinnovabili e le green technologies come le bio raffinerie, la produzione di fertilizzanti verdi, gli impianti di produzione e riciclo di bio-plastiche. In molti di questi ambiti, abbiamo già lavorato vantando tecnologie proprietarie, competenze ed asset distintivi. La chiave per lo sviluppo di una economia basata su tecnologie sostenibili è l’identificazione di modelli di business sostenibili da un punto di vista finanziario, sociale, ed ambientale. Il nostro obiettivo è servire i nostri Clienti per accelerare l’abilitazione di nuovi modelli di business, creando una sintesi tra il green e il grey, ovvero tra i business più tradizionali e le nuove frontiere energetiche, puntando sull’ibridizzazione dei due ambiti. Perché non ci può essere transizione energetica senza integrazione e sintesi”, ha concluso Botta.