Le società spagnole Enagás e il gruppo DISA hanno unito le forze per promuovere la produzione, distribuzione e commercializzazione dell’idrogeno verde. Ma c’e’ anche la Toyota.
Le due società hanno collaborato al progetto Canarie Renewable Hydrogen Cluster-Hub delle Isole Canarie, con l’obiettivo di contribuire alla progressiva decarbonizzazione delle Isole.
Il progetto riunisce 20 istituzioni attorno a questo obiettivo comune, comprese aziende ed enti pubblici, aziende private leader nel loro settore, centri tecnologici e istituzioni accademiche, ha affermato Enagás nella sua dichiarazione.
La fase iniziale del progetto richiede un investimento di 100 milioni di euro, che potrebbe raggiungere il miliardo di euro nel 2030, associato al livello di crescita del consumo di idrogeno verde come alternativa energetica pulita.
Questa iniziativa aspira ad ottenere un cofinanziamento pubblico, attraverso i fondi europei Next Generation.
Nel settore del trasporto terrestre partecipano le tre principali società di trasporto pubblico di passeggeri delle isole – Global, Titsa e Guaguas Municipales Las Palmas-, oltre a Toyota Canarias e il Gruppo Domingo Alonso per lo sviluppo dei veicoli a idrogeno per per privati e flotte aziendali, ha dichiarato Enagás.
Nel settore marittimo hanno aderito a questa iniziativa l’Autorità Portuale di Santa Cruz de Tenerife e l’Autorità Portuale di Las Palmas, nonché le società Astican, Boluda e Navantia.
Nel settore turistico, le due associazioni provinciali dei datori di lavoro Ashotel e Federación de Empresarios de Hostelería y Turismo de Las Palmas sostengono l’iniziativa, cui si è unito anche il Gruppo Satocan.
Tutto questo con la collaborazione del Canary Islands Technology Institute, l’Università di Las Palmas de Gran Canaria, l’Università di La Laguna e l’Università Nazionale d’Irlanda, Galway.
L’iniziativa mira a continuare a raccogliere il sostegno di più aziende ed enti pubblici e privati per sfruttare al meglio e promuovere la crescita dell’uso dell’idrogeno per la decarbonizzazione nelle Isole Canarie.
L’infrastruttura proposta per questa fase iniziale avrebbe una capacità di produrre circa 1.000 tonnellate di idrogeno verde all’anno, il cui utilizzo finale ridurrebbe le emissioni di CO2 di 10.400 tonnellate, una quantità equivalente alla capacità di assorbimento di una foresta con un’estensione simile a quella di 600 campi da calcio.
Il progetto prevede la produzione di idrogeno verde in due stabilimenti, situati su ciascuna delle isole principali.
Nel settore dei trasporti, il progetto prevede investimenti in sistemi logistici e l’apertura di circa 30 stazioni di idrogeno nelle Isole Canarie entro il 2030, per il rifornimento diretta dei veicoli. Sei di questi dovrebbero essere inaugurati nella prima fase dell’implementazione.