I giganti francesi e russi dell’energia nucleare EDF e Rosatom collaborano per sviluppare progetti di idrogeno a basse emissioni di carbonio in Russia e in Europa al fine di decarbonizzare la mobilità e i settori industriali.
Nell’ambito di un accordo di cooperazione strategica firmato recentemente, l’idrogeno dovrebbe essere prodotto sia dall’energia nucleare che dalla conversione del metano legata alle tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS).
Le due società chiamano l’idrogeno così prodotto “idrogeno verde”, sebbene l’idrogeno nucleare venga Piu’ generalmente definito “idrogeno rosa” e l’H2 fossile collegato alla CCS sia chiamato “idrogeno blu”.
Qualsiasi uso massiccio dell’idrogeno nucleare a livello dell’UE è fortemente contrastato da paesi senza accesso all’ energia atomica, o che ne escono, come la Germania o l’Austria.
Andreas Feicht, segretario di stato al ministero tedesco dell’economia e dell’energia, a una conferenza virtuale sull’idrogeno organizzata dal suo ministero di fine 2020 ha sottolineato che il nucleare non è un’opzione per il sistema energetico tedesco o per la produzione di idrogeno. Il governo francese (sostenuto da alcuni paesi dell’Europa orientale), al contrario, sta cercando di spingere l’idrogeno nucleare e vuole che abbia diritto al sostegno statale, che sarebbe un modo per utilizzare i fondi francesi o dell’UE per aiutare la sua utility nucleare EDF altamente indebitata e per dare nuova vita alla sua vecchia flotta nucleare.
Le due società nucleari non hanno fornito maggiori dettagli sui progetti specifici allo studio.
Kirill Komarov, primo vicedirettore generale per lo sviluppo aziendale e il business internazionale di Rosatom, sostiene che “Crediamo nel futuro dell’idrogeno come fonte di energia e nel forte potenziale di esportazione della Russia in questo campo, soprattutto considerando le sue ricche risorse naturali, tecnologie, industrie ed energia settore. Rosatom sviluppa sistematicamente la generazione di energia senza emissioni di carbonio e i nostri progetti non sono limitati solo alla nostra pur vasta capacità nel nucleare. Siamo pronti a diventare uno degli attori chiave nel mercato globale emergente della produzione, del trasporto e del consumo di idrogeno. Nel contesto degli obiettivi globali di decarbonizzazione, l’idrogeno come fonte di energia è una questione di grande importanza per la cooperazione internazionale. Sono certo che la nostra collaborazione con EDF si tradurrà in sinergie significative e ci consentirà di condurre progetti congiunti sull’idrogeno, non solo in Russia e Francia ma anche In tutto il mondo.”
Per Béatrice Buffon, vicepresidente esecutivo del gruppo responsabile della divisione internazionale di EDF: “La ragion d’essere di EDF è di costruire un futuro a energia ‘net zero’ con elettricità e soluzioni e servizi innovativi, per aiutare a salvare il pianeta e promuovere il benessere e lo sviluppo dell’economia. La produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio è un fattore chiave nella transizione energetica.
L’accordo con il Gruppo Rosatom, nostro partner storico in Russia e uno dei principali attori del Paese nel campo dell’idrogeno decarbonizzato, illustra la volontà di EDF di sviluppare una nuova energia modello con minori emissioni di CO2 ovunque operiamo“.