Nel corso del suo discorso a Bruxelles sullo Stato dell’Unione 2022, Ursula von der Leyen ha proposto la costituzione di una banca europea dell’idrogeno in grado di trasformare un mercato ancora di nicchia in uno di massa, tramite investimenti mirati di miliardi di euro nei prossimi anni.
L’obiettivo è quello di arrivare ad utilizzare 10 miliardi di tonnellate di idrogeno verde entro il 2030, un vero e proprio punto di svolta – secondo la von der Leyen – nella corsa all’indipendenza del gas russo.
Nello specifico, la Commissione prevede di investire, in questo decennio, tra i 24 e i 42 miliardi di euro in nuovi impianti di elettrolisi, dai 220 ai 340 miliardi per portare la capacità di energia eolica e fotovoltaica fino a 80-120 GW, creando una infrastruttura in grado di trasportare energia elettrica agli elettrolizzatori.
Inoltre, sono previsti circa 65 milioni di euro per lo sviluppo di nuove soluzioni di stoccaggio, distribuzione e stazioni di rifornimento di idrogeno.
“Con il piano REPowerEU – ha spiegato Ursula von der Leyen – abbiamo raddoppiato il nostro obiettivo per il 2030 di produrre dieci milioni di tonnellate di H2 rinnovabile nell’UE, ogni anno. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo creare un market maker per l’idrogeno, al fine di colmare il divario di investimenti e collegare domanda e offerta future. Questo è il modo in cui diamo energia all’economia del futuro. Questo è il Green Deal europeo”.
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