Durante il recente annuncio dei risultati del primo trimestre dell’anno corrente, largamente positivi (ricavi in crescita del 5,6%, l’utile netto dell’8,3% a 313 milioni e il margine operativo lordo dello 0,7% a 5549 milioni), il gruppo di San Donato Milanese ha annunciato il rafforzamento delle attività collegate alla transizione energetica.
«I risultati del primo trimestre 2021 confermano il percorso di crescita di Snam, grazie alla solidità del nostro core business e all’importante contributo delle nuove partecipazioni, come quella in De Nora» ha commentato Marco Alverà, CEO di Snam, che ha una partecipazione in De Nora del 37%, una partnership al 34% con Thyssen e che ha firmato un accordo con Acciaierie d’Italia, la nuova società ex Ilva tra ArcelorMittal e Invitalia per collaborare allo sviluppo di progetti finalizzati alla progressiva introduzione dell’idrogeno nel settore siderurgico.
Snam ha confermato l’impegno nella finanzia sostenibile «anche grazie all’emissione di transition bond per ulteriori 750 milioni di euro a febbraio 2021». In crescita del 5% a 231 milioni di euro gli investimenti tecnici, che secondo Alverà sono serviti anche a dare «un contributo alla ripresa economica dell’Italia». Snam conferma l’impegno in ambito ambientale per un «successo sostenibile nell’interesse di tutti i nostri stakeholder».