Si è svolto a Genova, presso la bellissima location di Villa Cambiaso, l’evento “Liguria: innovazione e idrogeno per il futuro della nostra Regione”, organizzato dall’Università di Genova ed incentrato sulla ricerca europea in Liguria e sul ruolo delle grandi aziende nella promozione dell’idrogeno come vettore energetico del futuro.
Suddiviso in tre panel, il programma della giornata ha visto coinvolte numerose grandi aziende che da molti anni operano nel territorio e che vedono nell’idrogeno un’opportunità più che concreta per raggiungere gli obiettivi nazionali ed internazionali di neutralità climatica.
Essendo la Liguria una vera e propria capitale dell’economia marittima, non potevano mancare, tra le iniziative presentate, progetti volti ad incrementare l’uso dell’idrogeno come combustibile ideale per le imbarcazioni del prossimo futuro.
In questo contesto si inserisce perfettamente BIIM il progetto sviluppato dal partenariato composto da Duferco Engineering (nel ruolo di coordinatore), Vulkan, I.MAR.S., Names, BluEnergy Revolution e Costruzioni Navali Tigullio – Castagnola Giovanni.
BIIM – Battello Innovativo Ibrido Modulare è un battello ibrido lungo 12,95 metri dotato di due motori diesel tradizionali da 100 kW e un modulo VHD composto da due motori elettrici da 30 kW, che consentono una navigazione silenziosa e a zero emissioni in modalità full electric.
Ad azionare i motori elettrici sono delle batterie al sale (140 kWh) e una Fuel Cell da 45 kW alimentata da idrogeno, stoccato a 40 bar in due serbatoi a idruri metallici da 3 KgH2 ciascuno.
Sia la cella a combustibile che i serbatoi sono stati sviluppati e messi a disposizione da BluEnergy Revolution, ex spin-off dell’Università di Genova, specializzata nelle soluzioni tecnologiche in grado di accelerare la transizione energetica.
La Fuel Cell FCBOAT 45 è stata installata come prototipo a bordo di BIIM con un involucro ventilato internamente. Il modulo in questione presenta le seguenti caratteristiche:
- 45 kW di potenza massima;
- 320 A massimi;
- 290V massimi;
- 4.3 Kg/h massimi di idrogeno;
- 15 bar massimi;
- 60-70°C di temperatura cooling
I serbatoi HYDOR 50 sono stati installati a bordo dell’imbarcazione dopo una sessione di test in laboratorio della durata di circa un mese. Due i problemi riscontrati: il primo relativo all’accumulo di idrogeno in pressione, l’altro legato a potenziali perdite di secondo grado dai raccordi. BluEnergy è intervenuta installando, nel primo caso, una valvola di sovrapressione (con certificazione PED) e un sensore idrogeno nel secondo. Di seguito le specifiche:
- 3 KgH2 su due “torri” per 6 kgH2 totali;
- Equivalente a 100 kW elettrici;
- 40 bar massimi;
- 40 bar MAWP;
- Realizzati totalmente in acciaio inox;
- 15-40°C di temperatura operativa
Lo scafo dell’imbarcazione è stato realizzato con materiali eco compatibili, ovvero legno, fibre e resine naturali. La forma della carena è stata progettata da Names.
In totale lo sviluppo del prototipo, varato lo scorso Marzo 2023 presso il Porto di Lavagna, ha richiesto ben 50.000 ore di lavoro e un budget di 2 milioni di euro con un contributo a fondo perduto di circa 1,1 milioni. Al progetto hanno partecipato inoltre Unige e RINA che si occuperà della certificazione del battello.
Il BIIM entrerà a far parte della flotta del Consorzio Marittimo e sarà impiegato per 5 anni con funzione dimostrativa, per i trasporti interni al Golfo dei Poeti e non per fini commerciali.