La start-up di Melbourne Hydrogen Systems Australia (HSA) afferma che gli attuali elettrolizzatori PEM (membrana a scambio protonico) producono idrogeno a un costo livellato di circa $ 5-7/kg, mentre i suoi nuovi elettrolizzatori al plasma potrebbero produrre H2 per $2/kg entro il 2024 (basato su un prezzo dell’energia di $ 35/MWh quando si opera per 12 ore al giorno) – e potrebbe scendere ancora più basso piu’ avanti.
Parte del risparmio sui costi sarà dovuta al costo dell’elettrolizzatore al plasma stesso che costa il 90% in meno rispetto alle macchine PEM ai prezzi attuali, mentre il resto verrà dal miglioramento dell’efficienza.
Comprensibilmente, HSA sta mantenendo segreti i dettagli della sua tecnologia, ma il direttore esecutivo Brian Power dice che funziona utilizzando l’ energia elettrica all’interno di una camera al plasma a determinate frequenze, che suscitano risposte favorevoli dagli atomi di idrogeno e ossigeno nell’acqua – un processo che, secondo lui, richiede molta meno energia rispetto agli elettrolizzatori PEM standard o alcalini.
HSA ha brevettato la tecnologia e la sta attualmente perfezionando in laboratorio, con l’obiettivo di completare i test entro Natale e iniziare la produzione limitata di elettrolizzatori su piccola scala entro il 2024. La società non ha intenzione di costruire fabbriche di elettrolizzatori su scala gigawatt, che i leader di mercato Nel e ITM Power stanno costruendo attualmente. Invece, vuole concedere in licenza la sua tecnologia ai produttori di elettrolizzatori esistenti, che potranno quindi costruire versioni multi-megawatt delle macchine nelle loro gigafabbriche.
HSA nel frattempo produrrà una piccola quantità di elettrolizzatori da 150 kW, molto più piccoli delle macchine da 5 MW attualmente sul mercato, che possono essere utilizzati per creare sistemi di energia rinnovabile off-grid.
Power spiega: “La maggior parte dei pezzi grossi sono sul mercato, che si tratti di [produttori di elettrolizzatori] Plug Power, [di proprietà di Cummins] Hydrogenics o Nel. Stanno tutti combattendo per le rappresentazioni più importanti. Noi concederemmo il nostro in licenza a tutti e tre. Sarebbero pazzi di gioia se [la nostra tecnologia] fosse più efficiente”. Power, un ingegnere con esperienza nella progettazione di sistemi al plasma per l’industria delle nanotecnologie, spiega che sebbene ‘artisti’ del calibro di Nel stiano costruendo le proprie gigafabbriche,non sarebbe difficile riattrezzarle per degli elettrolizzatori al plasma, poiché solo il 10% circa della produzione sarebbe necessario per modificare il processo manifatturiero.
HSA, che finora è stata finanziata da privati e fondatori dell’azienda, sta ora cercando di raccogliere fondi per aiutare a pagare i test in corso e i nuovi impianti di produzione.