Tre grandi player italiani stringono una partnership per la decarbonizzazione dell’industria marittima.
Parliamo di Fincantieri, Eni e RINA che in base all’accordo stipulato in data odierna si impegnano a sviluppare nuovi progetti comuni per soluzioni di decarbonizzazione per il settore marittimo nel medio-lungo periodo, in linea con gli obiettivi di Net Zero al 2050.
La collaborazione porterà all’analisi e alla valutazione completa delle alternative più sostenibili in grado di supportare il percorso di decarbonizzazione, basandosi anche sullo sviluppo di soluzioni complementari ai carburanti già disponibili per altri settori hard to abate.
I partner valuteranno inoltre la costruzione di un osservatorio permanente su scala globale dedicato alle future evoluzioni tecnologiche, normative e di mercato.
Lo scorso anno Eni e RINA avevano già lanciato una collaborazione per lo sviluppo congiunto di nuove attività legate all’utilizzo di biocarburanti HVO (Hydrogenated Vegetable Oil), idrogeno verde o blu e ammoniaca nel campo marittimo.
L’accordo prevedeva anche la sperimentazione di tecnologie per la cattura del carbonio a bordo delle navi.
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Nell’ambito del progetto di ricerca “TecBIA – Technologies with Low Environmental Impact for the production of energy on naval vessels“, invece, RINA collabora già da tempo con Fincantieri allo studio di nuove tecnologie Fuel Cell da impiegare nelle future navi da crociera, mega-yacht, traghetti, navi oceanografiche, ecc.
Il progetto di ricerca ha luogo sulla nave laboratorio ZEUS (Zero Emission Ultimate Ship), varata lo scorso Febbraio 2022 presso il Porto di Castellammare di Stabia, alla quale RINA ha concesso la propria certificazione come “come prima imbarcazione in grado di navigare con propulsione a idrogeno”.
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I commenti
Giuseppe Ricci, Direttore Generale Energy Evolution di Eni, ha commentato: «La collaborazione con Fincantieri e RINA, due grandi player italiani, è un ulteriore tassello nel nostro percorso per la transizione e la decarbonizzazione del trasporto marittimo. Per rispondere agli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 è importante non solo gestire ciò che è contingente, ma anche agire in prospettiva nel medio-lungo termine, sviluppando partnership per creare soluzioni e prodotti più sostenibili”.
Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, ha dichiarato: «Siamo molto focalizzati nell’affiancare i nostri clienti nell’affrontare le tematiche industriali della transizione energetica a mare e questa iniziativa è volta a creare, in prima battuta, un luogo di studio in cui far confluire le straordinarie competenze esistenti in Italia su nuove tecnologie, nuovi carburanti e le loro profonde implicazioni industriali nel sistema nave”.
“Siamo molto contenti di unire le forze con Eni e RINA in una alleanza per dare concretezza alle soluzioni esistenti oggi e per tracciare la strada nel futuro con una ottica fattiva di ecosistema. Le nuove tecnologie, infatti, andranno industrializzate sulla nave, così come i nuovi combustibili andranno prodotti e distribuiti in banchina. Solo con un concetto di “innovazione cantierabile” potremmo condurre la nostra industria e proiettare la nostra leadership navalmeccanica nel futuro».
Carlo Luzzatto, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RINA, ha affermato: «Crediamo fortemente nel valore della collaborazione, tanto più quando sono coinvolti player di calibro internazionale come Eni e Fincantieri, e nelle opportunità che ne scaturiscono. Insieme abbiamo la possibilità di mettere a fattor comune conoscenze ed esperienze, contribuendo allo studio di soluzioni più sostenibili a sostegno della filiera del trasporto marittimo”.
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