Era il 1976 quando Enrico D’Angelo, Roberto Saletta e Mauro Marrucci, tre giovani studenti dell’Istituto Tecnico di Livorno, decisero di mettersi in gioco fondando una nuova realtà imprenditoriale specializzata nella produzione di elettrolizzatori. Inserirsi in un mercato già all’epoca così complesso non fu cosa semplice e i primi anni ne furono testimoni: “Inizialmente abbiamo passato tempi molto duri – racconta Enrico D’Angelo, ad del gruppo – abbiamo dovuto comprendere qual era il nostro mercato, avevamo tanti problemi ma siamo riusciti a risolverli e abbiamo cominciato ad avere clienti importanti, ovvero società produttrici di gas».
Da allora, vi sono due momenti di svolta. Il primo, negli anni Novanta, riguarda la vendita della maggioranza ad un’altra azienda, mossa che si rivelerà non del tutto vincente. Di lì a poco, infatti, Enrico D’Angelo, decide di staccarsi e fondare la ErreDue che oggi conosciamo. “Abbiamo acquisito un immobile abbastanza grande per poter iniziare una produzione maggiore. Oltre a macchinari generatori di idrogeno, abbiamo cominciato a realizzare generatori di azoto e ossigeno”. Il secondo momento, invece, è caratterizzato dall’incontro con alcuni professori dell’Università di Pisa che, entrando in ErreDue, avvieranno il primo percorso di ricerca e sviluppo dell’azienda. Uno step forward fondamentale per ErreDue che in poco tempo creerà una posizione consolidata nel mercato Italiano ed internazionale, grazie all’affidabilità e innovazione dei propri prodotti. Tra questi, per la produzione di idrogeno, ricordiamo il generatore on site SIRIO con tecnologia PEM (Membrana a Scambio Protonico), i generatori alcalini MERCURY (anche per ossigeno), e il sistema modulare H-MW, un nuovo impianto da un MW (e oltre) per una produzione praticamente infinita di idrogeno. A tal proposito, rimanete su queste pagine per futuri approfondimenti.
Il successo di ErreDue, sancito dallo sbarco in Piazza Affari previsto per il prossimo Dicembre 2022, è dovuto anche alla propria forma mentis aziendale. Un modo di pensare legato alla partecipazione dei dipendenti all’azionariato, al fine di creare un ambiente lavorativo familiare in cui tutti possono sentirsi protagonisti: “Ho ideato questa azienda come una sorta di micro public company, al centro – spiega D’Angelo – ho voluto che ci fossero i dipendenti che hanno portato avanti il lavoro e il frutto di quest’ultimo è giusto che fosse loro. Nel tempo, dunque, le persone che erano maggiormente interessate, che spingevamo per l’azienda, figure chiave, sono state fatte entrare in società”.
Con oltre 37 anni di esperienza, oggi ErreDue punta sempre più al futuro, nel pieno segno della sostenibilità ed innovazione. La forte espansione del mercato dell’idrogeno ha infatti convinto l’azienda a fondare una nuova sede produttiva, passando dai 7.000 mq attuali a circa 25.000 mq. “Noi prevediamo uno sviluppo molto sostenuto, a partire dal 2023 – conclude D‘Angelo – E’ un mercato globale di migliaia di miliardi e noi abbiamo l’obiettivo di intercettare una percentuale di questa crescita, grazie anche ai progetti del Pnrr. Pensiamo di aumentare la manodopera, in genere assumiamo giovani che poi formiamo internamente».
Lo scorso Giugno, ErreDue ha partecipato a Hydrogen Expo, la prima fiera italiana dedicata al comparto tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno. Hydrogen-news.it Vi invita alla seconda edizione che avrà luogo a Piacenza dal 17 al 19 Maggio 2023.