Eni annuncia mercoledì che il governo britannico gli ha concesso 33 milioni di sterline (circa 40 mln di euro) a sostegno del progetto HyNet focalizzato sulla decarbonizzazione del distretto industriale nel nord-ovest dell’Inghilterra tramite la cattura e stoccaggio di CO2
18 marzo, 2021
La Redazione
Eni ha dichiarato mercoledì che il progetto integrato HyNet North West ha ricevuto i fondi dallo UK Research and Innovation (UKRI), l’ente del governo britannico che finanzia la ricerca e l’innovazione nel Paese attraverso il suo fondo Industrial Decarbonisation Challenge (IDC).
Il finanziamento copre circa il 50% dell’investimento necessario per completare gli studi di pianificazione in corso con l’obiettivo di rendere operativo il sito entro il 2025.
Insieme a Eni, il progetto HyNet North West è guidato da un consorzio di aziende industriali localizzate a livello regionale. Il sito intende catturare, trasportare e immagazzinare le emissioni di anidride carbonica dalle industrie esistenti e dai futuri siti di produzione dell’idrogeno blu, come combustibile alternativo per il riscaldamento, la generazione di elettricità e il trasporto.
Secondo Eni, il progetto sarà la prima infrastruttura di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) nel Regno Unito.
Eni ha aggiunto che svolgerà un ruolo fondamentale come parte del consorzio trasportando e immagazzinando la CO2 nei suoi giacimenti di idrocarburi esauriti, situati a circa 29 chilometri al largo della baia di Liverpool, per i quali la società si è aggiudicata una licenza di stoccaggio del carbonio dalla UK Oil & Autorità del gas (OGA) nell’ottobre 2020.
Una volta operativo, il progetto trasformerà uno dei distretti industriali a più alta intensità energetica nel Regno Unito nel primo cluster industriale a basse emissioni di carbonio del mondo, e contribuirà a ridurre di 10 milioni di tonnellate le emissioni di CO2 ogni anno entro il 2030, soddisfacendo l’80% del nuovo obiettivo del governo nel Regno Unito di produrre idrogeno equivalente a 5 GW. Il progetto avrà un ruolo cruciale nell’obiettivo di raggiungere emissioni ‘net zero’ entro il 2050.
Questo obiettivo è pienamente allineato con l’impegno di Eni per la transizione energetica e la decarbonizzazione. La cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio della CO2, in particolare per le emissioni industriali “difficili da abbattere”, rappresenta un’importante soluzione per il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi e dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, ed è considerata cruciale anche dall’ONU, in quanto dichiarato nel suo ultimo rapporto Unece.
Vale anche la pena ricordare che il governo del Regno Unito ha annunciato il finanziamento di diverse altre iniziative per produrre idrogeno per una combustione pulita e per catturare l’anidride carbonica come parte di una nuova “rivoluzione verde”. Un totale di 171 milioni di sterline dal Fondo per la decarbonizzazione industriale del governo è stato stanziato per una serie di progetti in Scozia, nel Galles del Sud, nel nord-ovest, nelle regioni di Humber e Teesside in Inghilterra per aiutare la decarbonizzazione dell’industria. Oltre a HyNet nel nord-ovest dell’Inghilterra, anche tre progetti in cui è coinvolta la società energetica norvegese Equinor, controllata dallo stato, hanno avuto successo.