Robusta ripresa dei risultati e preparazione di una quotazione in borsa con parziale spin-off del business rinnovabili e retail
Il CDA di Eni ha approvato ieri l’avvio di un progetto strategico per la quotazione e/o cessione di una quota minoritaria della nuova business unit Eni gas e luce e renewables, che include le attività Eni nel settore idrogeno. “Il gruppo – spiega una nota – intende definire e valutare il piano industriale e finanziario del nuovo veicolo societario che nascerà dall’unione delle attività di retail e di energia rinnovabile“. Lo studio prevede inoltre “la valutazione di molteplici opzioni per la miglior valorizzazione di questa società nel corso del 2022, subordinatamente alle condizioni di mercato.”
“In un primo trimestre ancora fortemente caratterizzato dagli effetti dei lockdown Eni ha evidenziato una robusta ripresa dei risultati, in particolare nel settore E&P e nella chimica“, ha commentato l’Amministratore Delegato Eni Claudio Descalzi. “Il progressivo miglioramento del quadro pandemico ed economico a livello globale ci consente di guardare con ottimismo ai prossimi mesi e di prevedere una generazione di free cash flow nell’anno superiore a 3 miliardi di euro sulla base dei prezzi correnti del Brent di 60 dollari a barile“.
La presentazione di ieri ha evidenziato i conti in miglioramento e in crescita nel primo trimestre. Il gruppo ha chiuso il primo quarto dell’anno con un utile netto adjusted a 270 milioni pari a quasi cinque volte quello conseguito nel primo trimestre 2020. L’EBIT adjusted é a 1,3 miliardi, in forte crescita rispetto al quarto trimestre 2020 (+171%) a parità di produzione (1,7 milioni boe/giorno). L’utile netto dei primi tre mesi si attesta a 856 milioni, in netta controtendenza rispetto alla perdita di 2,9 miliardi del primo trimestre del 2020 e del rosso di 797 milioni del quarto trimestre 2020.