Dopo l’accordo sulla collaborazione nel settore dell’ idrogeno in Egitto, del quale avevamo recentemente riferito, ora è la vota dell’ Algieria: il colosso energetico italiano Eni sta pianificando insieme all’operatore nazionale algerino del gas e petrolio Sonatrach un progetto pilota per produrre idrogeno verde in Algeria mentre cercano di ridurre le emissioni.
Il CEO di Sonatrach Toufik Hakkar e Alessandro Puliti, COO, risorse naturali di Eni, si sono incontrati mercoledì scorso ad Algeri.
I due funzionari hanno concordato di rafforzare la cooperazione in campo tecnologico, facendo tesoro del protocollo d’intesa firmato dalle due società lo scorso marzo a Milano, con focus specifico sulla produzione di idrogeno.
Eni ha affermato in una nota che i partner lavoreranno alla “fattibilità tecnica e commerciale di un progetto pilota per produrre idrogeno utilizzando energia elettrica generata da fonti rinnovabili (solare ed eolica).”
Inoltre, il duo valuterebbe l’utilizzo dell’acqua prodotta dai giacimenti petroliferi per i processi di elettrolisi necessari per la produzione di idrogeno, afferma la nota.
Eni afferma di avere una produzione azionaria di 90.000 barili di petrolio equivalente al giorno in Algeria, che ne fa la prima compagnia straniera del Paese.
Dall’altro lato, la società energetica statale algerina Sonatrach gestisce entrambi i terminali di esportazione di GNL del paese, ovvero Skikda e Arzew.