Si è tenuto ieri a Palazzo Lombardia l’incontro anche coi Sindaci sulle strategie di sviluppo di Malpensa tra Regione, Sea, Comuni ed Enti del territorio “per affrontare – ha fatto sapere il governatore lombardo Attilio Fontana – i problemi e le opportunità più rilevanti e cercare una soluzione condivisa”.
Lo spunto era la presentazione del Masterplan 2035 dell’aeroporto, che dovrà essere presentato entro la metà di ottobre ed essere approvato dal Ministero della Transizione ecologica. I temi della sostenibilità ambientale e le sue ricadute sono stati al centro dei lavori.
Per Sea spa erano presenti il CEO Armando Brunini e il COO Alessandro Fidato. «Tutta l’area potrebbe quindi candidarsi a diventare una hydrogen valley e potremmo essere tra i primi aeroporti hydrogen ready», hanno detto. «Su questo partiremo presto con un progetto pilota»
La creazione di una ‘hydrogen valley’ implicherebbe lo sviluppo di una filiera locale per la produzione, il trasporto, l’accumulo e l’utilizzo di idrogeno, puntando su ricerca, tecnologie, infrastrutture e servizi innovativi. Si tratterebbe di un nuovo incubatore tecnologico per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno, in collaborazione con università, istituti di ricerca, associazioni e imprese, con l’obiettivo di favorire la transizione energetica e la decarbonizzazione. Al centro del progetto c’è la creazione di infrastrutture hi-tech per la ricerca e la sperimentazione lungo tutta la filiera: dalla produzione alla distribuzione, dall’accumulo all’utilizzo come materia prima per la produzione di combustibili puliti e come vettore energetico, con l’ obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 nell’industria, nella mobilità e nella generazione di energia.
La prospettiva dell’ aeroporto e’ la crescita, in quanto soprattutto lo sviluppo del Cargo è molto forte. Condivise sono state due idee proiettate verso il futuro: l’uso entro il 2035 di aerei a idrogeno, per i quali c’è bisogno di infrastrutture a terra, e il lancio di una Sea Academy, dove effettuare ricerca e formazione.