Iris Ceramica Group e Edison Next presentano la prima lastra ceramica 4D al mondo prodotta con una miscela di idrogeno verde

Iris Ceramica Group e Edison Next hanno annunciato in data odierna la realizzazione della prima lastra ceramica al modo in tecnica 4D ottenuta tramite una miscela di idrogeno verde e gas naturale.

Un primo passo davvero concreto verso la decarbonizzazione dell’industria ceramica che i due partner stanno compiendo congiuntamente all’interno della H2 Factory, lo stabilimento inaugurato lo scorso 2023 presso Castellarano (RE), dotato di tutte le tecnologie e infrastrutture necessarie per l’utilizzo al 100% di idrogeno verde.

La lastra ha una superficie di 3,2m di lunghezza, 1,6m di larghezza, uno spessore di 12mm e si caratterizza su quattro dimensioni (“Ceramica 4D”): oltre alla tridimensionalità della materia e della venatura si aggiunge infatti la dimensione della sostenibilità.

La prima fase del progetto ha previsto la realizzazione di diverse attività preliminari tra cui le opere civili per la predisposizione dell’area, l’installazione dell’unità di blending, e tutti i collegamenti necessari tra le macchine dell’impianto.

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I partner hanno inoltre installato un impianto fotovoltaico di 1,3 MWp di potenza che si aggiungeranno ai 2,5 MWp già esistenti.

A Maggio 2024 l’impianto H2 è entrato in funzione per la fase di test.

Temporaneamente si compone di due elettrolizzatori, posti all’interno di un container, dalla potenza complessiva di 120 KW elettrici, alimentati da energia rinnovabile.

Gli elettrolizzatori in questione sono in grado di produrre complessivamente fino a 20 metri cubi di idrogeno verde all’ora permettendo così al forno di ultima generazione di operare con una miscela di H2 fino al 7%.

Questa percentuale aumenterà fino al 50% una volta realizzato l’impianto definitivo, ovvero un sistema da 1 MW in grado di produrre circa 132 tonnellate di idrogeno verde all’anno.

Il blend ottimale consentirà di sostituire circa 500.000 metri cubi di gas metano ogni anno evitando così l’emissione in atmosfera di circa 900 tonnellate di CO2 all’anno.

Ad oggi l’obiettivo è di approfondire l’utilizzo della tecnologia per la produzione di lastre in ceramica attraverso l’impiego di idrogeno verde e, al contempo, verificare il comportamento del materiale nella fase di cottura.

Edison Next conta di avviare le attività necessarie all’installazione definitiva già nei prossimi mesi.

I commenti

Federica Minozzi CEO di Iris Ceramica Group, dichiara: “Oggi segniamo un traguardo importante, un altro fatto concreto che testimonia il nostro impegno verso la decarbonizzazione del settore ceramico. Un progetto unico e all’avanguardia di valenza mondiale, che apre nuove prospettive alla manifattura hard-to-abate, dimostrando che si può fare“.

“La fase di test ci servirà per mettere a punto il processo di produzione per poi passare alla fase successiva che ci permetterà di aumentare sempre più la percentuale di idrogeno verde fino al 50% con il sistema di produzione che Edison Next sta realizzando su misura per noi”.

“Siamo di fronte ad una partnership di grande valore e siamo orgogliosi che questo traguardo sia frutto di un lavoro di squadra di tutta la filiera, un esempio virtuoso di sostenibilità integrata. Auspichiamo che altre aziende possano seguire il nostro percorso per poter veramente fare sistema e divenire un driver di cambiamento a livello nazionale, ma non solo”.

Giovanni Brianza CEO di Edison Next, afferma: “L’inizio di questa fase rappresenta un passo concreto verso il net zero per un settore industriale particolarmente energivoro come quello ceramico. Si tratta della dimostrazione che mettendo in campo tecnologia e innovazione, ma anche competenze e determinazione, si possono raggiungere risultati importanti anche in ambiti in cui la sfida risulta difficile, poiché richiede un ripensamento dell’intero processo produttivo e l’utilizzo di tecnologie più prospettiche, come l’idrogeno”.

“Siamo orgogliosi di essere al fianco di una delle eccellenze del Made in Italy in un’iniziativa pionieristica per l’intero settore, ma anche per il Paese, sostenendo così la diffusione di una nuova cultura industriale in cui la sostenibilità è al centro e diventa non solo un’occasione di cambiamento positivo, ma anche uno strumento per aumentare la propria competitività sui mercati di riferimento”.

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