Presenza di alto profilo quella di Bosch alla Hannover Messe 2024, il principale evento fieristico a livello globale dedicato al mondo dell’industria.
Attraverso le tre divisioni del gruppo, dislocate in tre diversi padiglioni della kermesse tedesca, Bosch ha presentato le sue ultime novità tecnologiche per i settori dell’automazione, della digitalizzazione e dell’idrogeno.
“Vogliamo rafforzare la nostra posizione di mercato, espandere le catene di approvvigionamento regionali e aumentare le nostre vendite di tecnologia industriale a 10 miliardi di euro entro il 2028“, ha affermato Tanja Rueckert, membro del consiglio di amministrazione di Robert Bosch GmbH.
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In ambito idrogeno le principali novità sono state: uno stack e un modulo di elettrolisi intelligente, una tecnologia per la produzione e test di celle a combustibile, una pompa criogenica per la compressione dell’idrogeno nelle stazioni di rifornimento ed, infine, una soluzione elettrica per il controllo delle valvole negli impianti di processo subacqueo.
Stack e modulo intelligente di elettrolisi
Bosch non solo prevede di utilizzare l’idrogeno, ma anche di fornire una tecnologia intelligente per la sua produzione.
Il nuovo stack è composto da più di cento celle a combustibile ed è progettato per una potenza di 1,25 MW; ciò equivale a una produzione di 23 Kg di idrogeno all’ora.
L’obiettivo è offrire una soluzione efficace tanto per impianti di piccole dimensioni, capaci di produrre 1 megawatt o più, quanto per impianti su scala GW.
Il lancio sul mercato è previsto a partire dal 2025.
Bosch sta inoltre progettando di combinare il suo stack di elettrolisi con un’unità di controllo, elettronica di potenza e vari sensori per creare un modulo di elettrolisi intelligente.
Produzione e collaudo di celle a combustibile
Alla Hannover Messe 2024, Bosch ha presentato in anteprima un nuovo banco di prova per Stack di elettrolisi PEM, in classi di potenza comprese tra 50 kW e 3 MW.
La divisione Bosch Manufacturing Solutions (BMG) si occupa della fornitura delle attrezzature di produzione avanzate e delle tecnologie di test per la produzione delle Fuel Cell.
Secondo le stime, oltre il 50% delle attrezzature di produzione necessarie proviene da Bosch stessa.
Durante i test, si simulano le condizioni naturali per mettere alla prova le celle PEM: la composizione del gas, la temperatura, la pressione e l’umidità sono uguali a quelle di un veicolo reale.
Il 50% dell’idrogeno utilizzato viene poi recuperato ed utilizzato in nuovi processi di prova.
Stazioni di rifornimento di idrogeno
Entro i prossimi sei anni, diverse migliaia di stazioni di rifornimento di idrogeno entreranno in funzione in tutto il mondo.
In quest’ottica Bosch Rexroth ha sviluppato in collaborazione di FirstElement Fuel una pompa criogenica azionata elettroidraulicamente in grado di comprimere l’idrogeno liquido direttamente a 875 bar.
L’obiettivo è quello di rifornire i camion pesanti con 100 kg di idrogeno in meno di dieci minuti. Il rifornimento diretto elimina la necessità di serbatoi di stoccaggio intermedi nelle stazioni di rifornimento.
Le prime stazioni di rifornimento saranno attrezzate a partire dal 2025.
Inoltre, Bosch Rexroth ha lavorato insieme a Maximator Hydrogen allo sviluppo di unità di azionamento scalabili e a bassa manutenzione (con potenze fino a 250 kW) che forniscono agli operatori delle stazioni di rifornimento un accesso economico alla tecnologia dell’idrogeno.
I nuovi compressori, basati su container, possono potenzialmente ridurre il costo totale di proprietà della metà rispetto alle alternative disponibili in commercio.
In Svizzera, il Gruppo Coop impiega già camion alimentati a idrogeno per il trasporto merci, servendosi di cinque stazioni di rifornimento attrezzate con questa tecnologia.
Attuatore subacqueo eSEA
In futuro, l’idrogeno sarà spesso prodotto in aree remote – nel deserto o in mare – e quindi lontano da dove verrà successivamente utilizzato.
Per rendere economicamente vantaggiosa la gestione degli impianti offshore per l’idrogeno verde e la cattura e lo stoccaggio della CO2, è essenziale che la tecnologia impiantistica diventi significativamente più economica nell’acquisto e nell’operatività rispetto ai livelli attuali.
Bosch Rexroth ha sviluppato una soluzione elettrica per la gestione delle valvole negli impianti di processo subacquei, operativi fino a una profondità di 4.000 metri.
Non avvalendosi più di valvole mosse da attuatori idraulici, questa soluzione elimina la necessità di estese reti di tubazioni idrauliche per il collegamento con le centraline situate sopra l’acqua.
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