C’è il si da parte di Eni alla costruzione bioraffineria di Livorno, la terza in Italia per il cane a sei zampe che conferma così la strategia di decarbonizzazione volta a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.
Annunciato nell’Ottobre 2022, il progetto è ora in attesa del completamento delle autorizzazioni.
Basandosi sul modello già adottato a Porto Marghera nel 2014 e a Gela nel 2019, la conversione del sito di Livorno prevede la realizzazione di tre nuovi impianti per la produzione di biocarburanti idrogenati: un’unità di pretrattamento delle cariche biogeniche, un impianto Ecofining™ da 500mila tonnellate/anno e un impianto per la produzione di idrogeno da gas metano.
“Gli impianti saranno in grado di trattare diversi tipi di cariche biogeniche, prevalentemente scarti e residui di origine vegetale, per produrre HVO diesel, HVO nafta e bio-GPL”, riporta Eni in nota.
“Le aree dove sono previsti i tre nuovi impianti per la bioraffinazione sono già cantierizzate per i lavori preparatori e l’avvio della costruzione è previsto dopo l’ottenimento dell’autorizzazione di legge, con completamento e avvio entro il 2026”.
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