OX2 e Ingka Investments hanno presentato una domanda di autorizzazione per la realizzazione dell’hub energetico offshore Neptunus a 50 Km della costa di Blekinge, nella Svezia meridionale.
L’hub sarà composto da ben 207 turbine eoliche da un’altezza massima di 420 metri e avrà una capacità installata totale di 3.100 MW.
La produzione stimata è di circa 13-15 TWh all’anno, che corrisponde all’attuale consumo totale di elettricità della regione Blekinge e Skàne in Svezia.
I partner hanno inoltre presentato un progetto per un impianto offshore di idrogeno da un massimo di 370.000 tonnellate all’anno e uno per la produzione di ossigeno.
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L’ossigeno è un sottoprodotto della produzione di idrogeno e può essere utilizzato per ossigenare il Mar Baltico, contribuendo così a ripristinare la vita marina in un’area con carenza di ossigeno.
Emelie Zakrisson, responsabile OX2 dello sviluppo dell’eolico offshore in Svezia, ha spiegato: “L’hub energetico di Neptunus è uno dei primi della prossima generazione di parchi eolici. Producendo energia rinnovabile e idrogeno, la Svezia sarà in grado di proteggere l’energia per settori che non possono essere elettrificati”.
“L’ossigeno proveniente dalla produzione di idrogeno può anche essere utilizzato per ossigenare l’acqua di fondo nel Mar Baltico e migliorare la biodiversità“.
Il progetto è in fase di sviluppo iniziale e 1.900 MW sono già inclusi nel portafoglio di sviluppo del progetto di OX2, che alla fine del terzo trimestre 2023 ammontava a 34.074 MW.
Se ottenuti i permessi richiesti, la costruzione dell’hub potrà iniziare nel 2030.
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