Un vera pietra miliare quella di Ansaldo Green Tech che, in data odierna, ha annunciato il completamento dei test sul suo primo prototipo di elettrolizzatore a membrana a scambio anionico (AEM).
Le prove si sono focalizzate sui prototipi short stack di geometria full size che, secondo Ansaldo, porteranno ad avere uno stack commerciale da 1 MW.
Questi prototipi, le cui celle elettrochimiche hanno un’area attiva pari a diverse migliaia di cm quadrati, sono stati testati fino al raggiungimento della piena potenza, superando le attese in termini di densità di corrente ed efficienza.
Per arrivare all’industrializzazione e commercializzazione Ansaldo dovrà prima completare la test facility e continuare la fase di verifica delle prestazioni.
Lo sviluppo di questo elettrolizzatore AEM di nuova generazione rientra nel progetto Nemesi portato avanti in collaborazione dell’Università di Genova.
Il progetto, supportato dal PNRR con un finanziamento di 4 milioni di euro, ha come obiettivo principale quello di sviluppare elettrodi e membrane innovativi per la produzione di idrogeno in elettrolizzatori AEM di taglia industriale.
In ottica futura Ansaldo prevede di utilizzare questi elettrolizzatori non solo per la produzione di idrogeno da fonti rinnovabili ma anche da nucleare (“idrogeno rosa“).
“Lo sviluppo di elettrolizzatori di nuova generazione da parte di Ansaldo Green Tech” – riporta l’azienda in nota – “rappresenta un importante contributo all’evoluzione “green” del portafoglio di Ansaldo Energia, volta ad ampliare il perimetro di attività del Gruppo offrendo nuove tecnologie di generazione e conservazione dell’energia“.
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