McPhy ha avviato le trattative per cedere ad Atawey le proprie attività legate alle stazioni di rifornimento a idrogeno che, nel 2022, rappresentavano circa il 32% dei ricavi dell’azienda francese con sede a Grenoble.
L’operazione permetterà a McPhy di ricollocare le proprie risorse esclusivamente nella produzione di soluzioni e tecnologie per l’elettrolisi, rafforzando così la propria posizione di leader di mercato.
L’obiettivo, secondo l’azienda, è quello di “soddisfare la crescente domanda di progetti a idrogeno su scala industriale“.
Lo scorso mese McPhy aveva annunciato la decisione finale d’investimento relativa alla sua nuova gigafactory di elettrolizzatori a Belfort, in Francia.
Questo stabilimento dovrebbe essere commissionato entro la metà del 2024 e, con una capacità produttiva prevista di 1 GW, si aggiungerà al sito d’ingegneria di Wildau, in Germania, e di produzione di San Miniato, in Italia.
Con oltre 10 anni di esperienza nel campo delle infrastrutture di rifornimento, per Atawey si tratta di un grande passo avanti nel proprio percorso di crescita in Europa. Ad oggi l’azienda vanta un portafoglio di 30 stazioni a idrogeno realizzate, di cui 25 in Francia.
“Questa è una fantastica opportunità per confermare Atawey come leader europeo nelle stazioni di idrogeno” – ha dichiarato Jean-Michel Amaré, CEO e co-fondatore di Atawey – “La complementarietà delle nostre attività e la vicinanza delle nostre culture aziendali ci aiuteranno a realizzare una transazione che soddisfi tutti i nostri stakeholder, compresi prima di tutto i nostri dipendenti”.
Jean–Baptiste Lucas, CEO di McPhy, ha spiegato: “Abbiamo deciso di avviare il processo di svendita della nostra attività di stazione al fine di concentrarsi sullo sviluppo del nostro business elettrolitico”.