Inaugurato a Portorose in Slovenia lo scorso Settembre, il North Adriatic Hydrogen Valley è tornato oggetto di discussione durante l’ultimo incontro della Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia.
L’assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen, con gli assessori alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini, e alla Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, hanno infatti sottolineato l’importanza cruciale dell’iniziativa che, con il supporto della Clean Hydrogen Partnership, produrrà fino a 5 mila tonnellate di idrogeno da fonte rinnovabile ogni anno da destinare alle industrie più energivore e ai trasporti.
Il progetto, partito all’inizio di settembre di quest’anno, avrà una durata di 72 mesi e coinvolgerà 37 diversi partner tra pubblico e privato.
“Il progetto North adriatic hydrogen valley (Nahv) – ha dichiarato l’ass. Alessia Rosolen – che vale 25 milioni, è il punto di partenza di un approccio sistemico che la Regione dà al tema dell’idrogeno, una filiera che non esiste ancora, ma che vuole inserire il Friuli Venezia Giulia all’interno dello sviluppo legato alla sicurezza energetica e alla diversificazione delle fonti. Dalla risoluzione dell’Unione europea del 2020, che ha un valore di 126 miliardi, il Friuli Venezia Giulia con Slovenia e Croazia, partendo da Nahv, si sta inserendo all’interno del Pnrr e strategicamente all’interno dei tre corridoi che l’Europa sta costruendo sull’esportazione dell’idrogeno“.
“Un quadro trasversale – ha continuato – che vede nell’idrogeno un segmento importante della politica energetica regionale. Il progetto della Valle dell’Idrogeno che, per inciso, è stato valutato come progetto faro dell’Unione Europea, è fondamentale nei rapporti con la nostra area geografica di riferimento e nella sfida per la sostenibilità che la Regione sta giocando“.
“Tramite i fondi Pnrr – ha commentato l’assessore alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini – a inizio 2023 è stato pubblicato un bando da 14 milioni di euro per il finanziamento di progetti di investimento che prevedano la riconversione di aree industriali dismesse per la creazione di centri di produzione e distribuzione di idrogeno da fonti rinnovabili. In estate è stato approvato il provvedimento di concessione dei fondi al progetto vincitore, presentato da AcegasApsAmga Spa, che insiste nell’area attigua al termovalorizzatore di Trieste. L’investimento dovrà essere attuato entro il 30 giugno 2026“.
“Sulla scia del bando Pnrr – ha aggiunto Bini – è stato predisposto un nuovo bando, questa volta con fondi regionali di 14 milioni che sarà finanziato con la prossima legge di Stabilità, per la creazione di centri di produzione di idrogeno rinnovabile utilizzando unicamente fonti di energia rinnovabili per la decarbonizzazione del settore delle attività produttive. L’approvazione del bando dovrebbe avvenire presumibilmente entro questo mese di novembre. Anche in questo caso, il progetto finanziato dovrà essere attuato entro il 30 giugno 2026“.
“Nell’ambito della transizione energetica – ha affermato l’assessore alla Difesa dell’Ambiente, Fabio Scoccimarro – la Direzione centrale Ambiente, energia e sviluppo sostenibile, insieme ai ministeri di Slovenia e Croazia, ricopre un ruolo cruciale nell’identificazione di necessari sviluppi normativi per sostenere lo sviluppo dell’idrogeno e la definizione di linee guida politica per incoraggiarne la diffusione. Sarà studiato un pacchetto completo di possibili incentivi in grado di favorire lo sviluppo di una filiera dell’idrogeno che sia sostenibile“.