“Sono fortemente convinto che l’Italia potrà giocare un ruolo primario, anche come hub logistico, nel mercato europeo dell’idrogeno green, ma per farlo deve adottare una serie di misure che ne favoriscano la realizzazione“.
Queste le parole di Enrico D’Angelo, Ad e Fondatore di ErreDue, riguardo il ruolo che l’idrogeno rinnovabile ricoprirà nel percorso di transizione energetica in Italia e in Europa.
Con sede a Livorno, ErreDue è un’azienda che da anni esporta all’estero tutta l’innovazione Made in Italy nel campo della produzione di idrogeno e di altri gas tecnici, come azoto ed ossigeno.
Ad inizio Giugno, l’azienda aveva annunciato l’acquisto di un’area da 16.000 mq dove, prossimamente, sorgerà una Gigafactory dedicata alla progettazione e produzione dei suoi nuovi elettrolizzatori da 1 a 5 MW (leggi di più).
“Il recente studio presentato da Agici e Fichtner Italia – prosegue D’Angelo – ha fotografato le dinamiche di un’industria che deve essere capace di sviluppare una propria value chain di più ampio respiro per competere con il contesto globale.
“I dati raccolti dall’osservatorio sull’idrogeno evidenziano che dei movimenti in ambito nazionale ci sono: ad oggi sono 313 le iniziative in corso, di cui 151 sono partite proprio nel primo semestre 2023, con una crescita del 93% rispetto alla fine del 2022. Un risultato che è stato possibile raggiungere soprattutto grazie ai finanziamenti pubblici derivanti dai fondi del PNRR che ammontano a 1,14 miliardi di euro“.
Sempre ad inizio estate, ErreDue ha preso parte a un progetto nel Regno Unito consegnando un elettrolizzatore alcalino da 0.5 MW al partner Logan Energy. L’elettrolizzatore è stato successivamente installato presso un impianto Food&Beverage che, d’ora in avanti, utilizzerà idrogeno verde per alimentare le proprie operazioni (leggi di più).
“L’idrogeno, sono convinto, è in grado di fornire un importante contributo alla transizione ecologica soprattutto per la decarbonizzazione del settore dei trasporti e delle industrie hard to abate, fra cui quelle che lavorano il vetro e la ceramica, le acciaierie, le cartiere”.
“L’Italia potrà ricoprire nei prossimi anni un ruolo chiave nel favorire lo sviluppo di un mercato internazionale dell’idrogeno, ma ora più che mai risulta fondamentale avere una chiara visione strategica e stimolare ulteriormente gli investimenti nel settore”.
“La collocazione naturale dell’Italia, inoltre, consentirebbe al nostro Paese di fungere anche da hub per il transito dell’idrogeno green, ma dobbiamo restare al passo con Nazioni come Regno Unito, Germania, Paesi Bassi e Stati Uniti che hanno già programmi ben definiti sull’idrogeno.
“In Italia non abbiamo ancora una visione lungimirante, ci sono tanti progetti vero, ma ancora tutti su scala nazionale. Le Istituzioni stanno muovendo dei passi importanti in questa direzione, ma c’è ancora molto da fare per rendere l’idrogeno uno dei pilastri della transizione energetica”.
“Noi di Erredue – conclude D’Angelo – siamo specializzati in soluzioni altamente innovative che riguardano la produzione di idrogeno green e siamo convinti che l’Italia potrà essere tra le Nazioni protagoniste della decarbonizzazione, occorre solo che privati e Istituzioni procedano all’unisono e che si gettino le basi per lo sviluppo di un vero mercato competitivo a livello internazionale”.