Al termine della Cabina di Regia, il Ministro Italiano per gli Affari Europei e per il Pnrr, Raffaele Fitto, ha presentato la bozza di revisione del piano di ripresa e resilienza che sarà presto inviata al vaglio della Commissione Europea.
Le modifiche interesseranno 144 obiettivi sui 349 da raggiungere entro il 2026 e prevedono l’eliminazione di ben 15,9 miliardi di euro.
A saltare, oltre agli interventi di valorizzazione del territorio ed efficienza energetica dei Comuni, ai progetti di rigenerazione urbana, di gestione del rischio di alluvione e idrogeologico, è anche un miliardo di euro dei fondi stanziati per l’utilizzo dell’idrogeno nei settori hard-to-abate.
“Non c’è alcun definanziamento, ma un rifinanziamento nell’ambito degli altri programmi – ha chiarito Fitto in conferenza stampa – lo dico per evitare polemiche che non esistono. Questa proposta sarà oggetto di un confronto con le parti sociali e gli enti locali e poi con l’Ue”.
“Il lavoro con la Commissione Ue è un lavoro intenso, positivo e molto costruttivo, anche nella relazione tra la presidente del Consiglio e la presidente della Commissione che è molto rilevante per il nostro paese e per il nostro governo e perché dentro questa dinamica stiamo costruendo una collaborazione positiva”, ha concluso Fitto.
Sulla questione è intervenuto anche Gilberto Pichetto, Ministro del MASE, il quale ha commentato: “L’accordo raggiunto sulla revisione del PNRR e sul nuovo capitolo Repower EU ha ricevuto il plauso della Commissione. Evidentemente anche a Bruxelles è stato colto l’impegno del nostro Governo per utilizzare al meglio tutte le risorse disponibili, evitando di creare condizioni che avrebbero reso impossibili gli investimenti entro giugno 2026. È stata questa la logica che ci ha indotto a rivedere gli impegni sull’idrogeno elettrolitico da rinnovabili e a riprogrammare i fondi per il dissesto idrogeologico che, riguardando progetti in essere, non avrebbero mai potuto ricadere nelle griglie della tempistica PNRR. Quanto finora fatto – ha concluso – è frutto di un lavoro finalizzato a utilizzare pienamente tutte le risorse disponibili, anche riorientando alcune spese sui fondi di coesione e sul Repower EU”.