ErreDue ha annunciato la finalizzazione dell’acquisto di quella che, d’ora in avanti, sarà la nuova Giga Factory dedicata interamente alla produzione dei generatori di idrogeno proprietari da 1 a 5 MW.
La Giga Factory sorgerà a Livorno, accanto all’attuale sede della società, su un’area di 16.000 mq. L’operazione, il cui valore ammonta a 2,8 milioni di euro, rientra nel piano strategico di crescita nazionale ed internazionale dell’azienda il cui obiettivo è quello di passare da una capacità di 8 MW ad almeno 60 MW annui.
Per farlo, ErreDue si focalizzerà su tre pilastri fondamentali: innovazione, sostenibilità e partnership con i principali player del settore, del mondo accademico, industriale e della ricerca.
Allo sviluppo di elettrolizzatori alcalini di nuova generazione da 1 MW e oltre, sarà affiancata la produzione di celle PEM di pari capacità. Parallelamente saranno avviati investimenti lungo il settore di Ricerca e Sviluppo per ottimizzare la produzione di catalizzatori innovativi, basati su tecnologia proprietaria, in grado di abbattere i costi di produzione dei generatori; un’operazione che permetterà il mantenimento di elevati standard di marginalità.
Il nuovo polo produttivo dedicato alla serie H-MW sarà inoltre sede di una officina meccanica per la costruzione di manufatti e di componentistica interna alle macchine e magazzino.
“Questa Gigafactory sarà uno step decisivo nello sviluppo e nella produzione di elettrolizzatori su larga scala, essenziali per l’utilizzo di idrogeno verde in ambiziosi progetti nell’ambito della transizione energetica, di decarbonizzazione dell’industria e della mobilità pesante – ha commentato Enrico D’Angelo, Presidente e CEO di ErreDue – Avremo presto una linea industriale in grado di produrre un’ampia gamma di elettrolizzatori su scala continentale, che saranno un’ulteriore conferma del ruolo di key leader di ErreDue nel settore dell’elettrolisi in Europa. Questo è un progetto stimolante per l’intero team di ErreDue, il nostro desiderio è quello di implementare i più alti standard di performance industriale in questo impianto, attraverso un ambizioso progetto di sviluppo sociale e ambientale. Inoltre, questa operazione rappresenta un passo decisivo verso il percorso di crescita che abbiamo scelto di intraprendere 38 anni fa e che ci ha portato il 6 dicembre 2022 alla quotazione in Borsa. Investire nella realizzazione di un nuovo sito produttivo – ha concluso – rientra a pieno nella nostra strategia di efficientamento e di internazionalizzazione”.
In futuro sono previsti ulteriori investimenti in lavori di ristrutturazione, costi per impianti e acquisto di macchinari pari a 9 milioni di euro, sostenuti da un mutuo fondiario e finanziamenti a fondo agevolato provenienti dal green new deal.