Redazione 
La Clean Hydrogen Partnership ha siglato un MoU con la Clean Aviation Join Undertaking volto a sostenere la ricerca nel campo dell’aviazione a idrogeno. I due partner collaboreranno mettendo a disposizione le proprie conoscenze con l’obiettivo di pianificare programmi di test specifici per nuovi voli a idrogeno. Alex Krein, direttore esecutivo della Clean Aviation, afferma che questa collaborazione cercherà inoltre di dimostrare, attraverso le nuove tecnologie, le potenzialità dell’idrogeno come carburante sostenibile per gli aeromobili di nuova generazione.
“Non vedo l’ora di lavorare ancora più a stretto contatto con Clean Hydrogen per supportare meglio l’ecosistema dell’aviazione a idrogeno per sviluppare tecnologie per l’aviazione commerciale alimentata a idrogeno compatibili con un ingresso in servizio entro il 2035“, ha aggiunto Krein.
Questa non è la prima volta che le due imprese lavorano insieme. Già nel 2020, a seguito di uno studio congiunto, la Clean Hydrogen Partnership aveva annunciato l’entrata in servizio dei primi velivoli a idrogeno a corto raggio entro il 2035; previsione rivelatasi coerente con le recenti dichiarazioni di Airbus, pronto a far entrare in servizio il suo primo aereo passeggeri a idrogeno, proprio nel 2035.
Bart Biebuyck, direttore esecutivo della Clean Hydrogen Partnership, ha dichiarato: “Insieme a Clean Aviation, lavoriamo per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione stabiliti dal Green Deal dell’UE, REPowerEU e dalla strategia industriale dell’UE mentre contribuiamo a un’ambiziosa agenda di ricerca e innovazione per un settore dei trasporti più pulito e sostenibile“.
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