Lo scorso Maggio l’EHB – European Hydrogen Backbone aveva pubblicato la mappa dei cinque potenziali corridoi per il trasporto di idrogeno via gasdotti, un’iniziativa inserita nel piano REPowerEU volta ad accelerare la decarbonizzazione e diversificazione energetica in Europa, entro il 2030.
La mappa in questione prevedeva la realizzazione di corridoi provenienti dal Nord Africa, dall’Europa sud-occidentale (Spagna), dall’Europa Orientale e sud-orientale, dal Mare del Nord e dai Paesi Baltici.
Nel corso degli ultimi mesi, il crescente numero di progetti per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno in Europa, dovuto anche a causa dell’aggravarsi della crisi energetica portata dalla guerra, ha indotto l’EHB ad aggiornare la propria mappa. Di seguito le principali modifiche (v.foto):
- Il Governo spagnolo prevede, entro il 2030, un notevole aumento della propria rete di trasmissione di idrogeno (soprattutto nel nord del paese), includendo un terminale di GNL già esistente presso Gijón;
- Il Belgio anticiperà i propri obiettivi per il 2040, aumentando gli investimenti sulle proprie infrastrutture;
- La Slovacchia accelera la costruzione del gasdotto con l’Ucraina, il cui completamento è ora posto al 2030;
- L’Ungheria posticipa l’interconnessione con l’Austria (ora al 2040), anticipando quella con la Slovacchia, anch’essa al 2030.
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