Ai microfoni de Il Sole 24 Ore, l’AD di AutoBrennero e da poco nuovo Presidente di Aiscat, Diego Cattoni, ha illustrato il suo programma per il rinnovamento delle autostrade Italiane, in vista della transizione ecologica attualmente in atto.
Oltre alla digitalizzazione delle infrastrutture, uno dei principali obiettivi da raggiungere è quello di avere autostrade a zero emissioni, con veicoli elettrici a batteria o alimentati a idrogeno.
Riguardo quest’ultimi, AutoBrennero, sottolinea Cattoni, è l’unica concessionaria che realizzò, già nel 2014, un grande impianto per la produzione di idrogeno verde a Bolzano; da qui, l’idrogeno prodotto sarà distribuito a 5 nuovi punti di rifornimento, in fase di realizzazione.
I vantaggi dei veicoli a idrogeno – per Cattoni – sono dati dal fatto che questi non necessitano di 400 Kg di batterie e che con 7 chili di H2, la quantità occorrente per una carica completa, si possono percorrere circa 700 Km (ogni chilo consente di percorrere 100 Km).
Ad oggi, il costo produttivo dell’idrogeno è di 11-12 Euro al Kg e con un aumento della diffusione potrebbe diventare in futuro molto più competitivo, raggiungendo il prezzo di 1 Euro al Kg. Nonostante ciò, McKinsey, società internazionale di consulenza manageriale, prevede che nel 2050 saranno alimentati a idrogeno due terzi dei veicoli pesanti, ma solo l’8% dei leggeri, pertanto la rete autostradale dovrà dotarsi di un numero adeguato di colonnine per il rifornimento elettrico.
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