Ospite a “Cerchiamo Sognatori”, evento organizzato da Green&Blue, l’Inviato Speciale della Casa Bianca per il Clima John Kerry è intervenuto a favore di un progetto tutto italiano che prevede l’impiego delle reti distributive del gas per trasportare in Europa l’idrogeno prodotto in Nord Africa e Arabia Saudita.
“L’Italia ha grandi capacità tecnologiche e di progettazione – dichiara Kerry – Collaboreremo con i nostri amici italiani per avere un impatto su questa transizione ecologica. Il vostro Paese potrebbe diventare un punto di distribuzione importante per l’Europa, ci sono possibilità enormi. E noi desideriamo continuare l’ottimo dialogo che abbiamo avuto fin qui con il vostro governo“.
Proprio in Arabia Saudita, infatti, è in corso lo sviluppo della più grande infrastruttura mondiale per la produzione di idrogeno verde; con un investimento di ben 5 miliardi di dollari e con la grande abbondanza di energia solare, sono stimati circa 650 tonnellate di idrogeno al giorno.
Al momento la distribuzione dell’idrogeno prodotto avviene principalmente via nave verso l’Asia, tuttavia vi sono diverse opzioni alternative in fase di studio, fra cui appunto l’utilizzo dei metanodotti.
Snam, fra i leader mondiali nel campo delle infrastrutture energetiche, ha da tempo iniziato a testare le proprie reti distributive in Europa, per verificare che possano trasportare anche un gas più corrosivo come l’idrogeno e, stando ai test effettuati, gli acciai utilizzati per i condotti di ultima generazione non sembrano subire alcun deterioramento.
L’AD di Snam Marco Alverà, anch’esso ospite all’evento di Green&Blue, ha dichiarato: “Secondo i nostri studi da qui a cinque anni l’idrogeno verde potrebbe costare meno del petrolio ed entro il 2030 potrebbe diventare persino più conveniente del carbone. Ne abbiamo parlato con l’inviato speciale Kerry, che si è studiato il progetto e che penso lo abbia apprezzato. Abbiamo proposto di lanciare una sorta di moonshot per l’idrogeno. E nel giugno scorso anche il Dipartimento dell’Energia americano (Doe) ha annunciato l’Energy earthshot, un piano per l’energia pulita che nell’idrogeno ha uno dei suoi cardini“.