L’Asian Renewable Energy Hub (AREH) da circa 30 miliardi di €, uno dei più grandi progetti di energia verde al mondo, ha subito un duro colpo dopo che il governo australiano ha respinto per motivi ambientali i suoi piani per una massiccia produzione ed esportazione di combustibili rinnovabili.
La decisione, la cui base è stata immediatamente messa in discussione dai sostenitori delle rinnovabili, è un potenziale passo indietro per uno dei fiori all’occhiello degli sforzi globali per aumentare la produzione di idrogeno verde e ridurre i costi nel settore.
Il ministro dell’Ambiente Sussan Ley ha affermato che le proposte dell’AREH – che mira a collegare 26 GW di energia eolica e solare a 14 GW di elettrolizzatori per produrre idrogeno verde e ammoniaca – sono “chiaramente inaccettabili” visti i potenziali impatti sugli uccelli migratori e sulle zone umide nell’Australia occidentale.
L’AREH, promosso da un consorzio che comprende il developer InterContinental Energy, CWP Energy Asia, Vestas, Macquarie, ha ricevuto lo status di corsia preferenziale dal governo australiano solo l’anno scorso e ha ricevuto le approvazioni ambientali statali. Il problema è apparentemente connesso con le modifiche proposte al piano dopo che è stato deciso di riorientarlo dal suo mandato originale di produzione di energia e concentrarsi invece sui combustibili verdi, con l’intenzione di iniziare le esportazioni su scala “oil & gas” di idrogeno verde e ammoniaca prodotte utilizzando 16 GW di eolico onshore e 10 GW di solare, costruito in fasi, con la prima produzione prevista dal 2027.
Il consorzio AREH ha dichiarato di aver ricevuto la notifica la scorsa settimana che un rinvio ambientale per il progetto non procederà nella sua forma attuale. Il Clean Energy Council australiano, il principale gruppo di pressione nazionale per le energie rinnovabili, ha dichiarato: “È opinione del Clean Energy Council che il ministro federale per l’ambiente abbia respinto la proposta ampliata per questo progetto prima del completamento di studi ambientali dettagliati. Il Clean Energy Council sta cercando urgenti chiarimenti dal ministro per affrontare la percezione che questa decisione sia incoerente con processi consolidati o con il trattamento dei progetti non rinnovabili”.
L’AREH, che si trova in cima alla lista dei più grandi progetti di idrogeno verde al mondo, è una della serie di iniziative a livello globale per fornire combustibili rinnovabili su vasta scala che molti ritengono siano necessari per renderli competitivi con le alternative a base fossile. I partner del consorzio hanno affermato di essere già in trattative con i clienti, compresi i produttori di energia che cercano di bruciare l’idrogeno come alternativa al gas e il settore dei trasporti nei quali l’ammoniaca è vista come un promettente carburante alternativo.