
In Germania prosegue lo sviluppo della rete centrale dell’idrogeno, progettata per comprendere oltre 9.000 km di gasdotti, il 60% dei quali sarà costituito da infrastrutture già esistenti riconvertite.
Con un investimento stimato di circa 20 miliardi di euro, questa rete mira a favorire la distribuzione di idrogeno per soddisfare le esigenze dei settori industriali ad alta intensità energetica, come la siderurgia, la chimica e il trasporto pesante.
L’obiettivo è consentire una significativa riduzione delle emissioni di carbonio e la progressiva sostituzione dei combustibili fossili tradizionali con soluzioni energetiche più sostenibili.
La prima sezione da 525 Km dovrebbe essere completata entro la fine di quest’anno. Ad oggi l’idrogeno è stato immesso nella sezione di rete “Flow Hydrogen” di Gascade che va da Lubmin, sulla costa baltica, a Bobbau, in Sassonia-Anhalt.
Per favorire lo sviluppo e il finanziamento della rete centrale dell’idrogeno, l’Agenzia federale tedesca per le reti (BNetzA) ha proposto una tariffa fissa pari a 25 euro per kilowattora per l’utilizzo dell’infrastruttura.
La tariffa è stata concepita per garantire un equilibrio tra accessibilità economica per i clienti industriali e il rimborso dei consistenti sussidi pubblici entro il 2055 da parte degli operatori dei gasdotti.
BNetzA ha inoltre evidenziato che, nelle prime fasi di implementazione, le entrate generate dalla tariffa saranno probabilmente insufficienti a coprire le spese infrastrutturali.
Tuttavia, con l’aumento progressivo dell’adozione dell’idrogeno, i ricavi supereranno i costi operativi, consentendo di colmare le perdite iniziali e di garantire la sostenibilità economica del progetto a lungo termine.
La BNetzA ha stabilito che la tariffa sarà applicata a tutti i punti di ingresso e uscita della rete fino al 2055 e sarà soggetta a un adeguamento annuale basato sull’inflazione e a una revisione triennale per garantirne l’aderenza alle condizioni di mercato.
Parallelamente alla tariffa annuale fissa, la BNetzA sta sviluppando un sistema tariffario più flessibile, che include la possibilità di prenotazioni a breve termine, come accordi giornalieri o mensili, soluzioni per la consegna interrompibile di idrogeno e riduzioni sui costi relativi alla capacità di stoccaggio.
“La tariffa proposta, attualmente in consultazione fino al 2 maggio, è stata stabilita con l’obiettivo di mantenere un livello sufficientemente basso per favorire l’accesso delle aziende alla rete di gasdotti. Questo approccio mira a garantire un profitto adeguato per gli operatori, incentivato dall’aumento progressivo degli utenti collegati, consentendo al contempo il rimborso dei sussidi governativi“.
Il Governo tedesco ha già iniziato a versare contributi in un apposito “conto di ammortamento“, un fondo da 24 miliardi di euro destinato a coprire temporaneamente il disavanzo iniziale tra le ridotte entrate previste e i consistenti costi di costruzione dell’infrastruttura.
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