Equinor ha da poco annunciato di aver scartato i piani firmati nel 2022 con la tedesca RWE per l’esportazione via gasdotto offshore di idrogeno blu dalla Norvegia in Germania.
Nello specifico, il progetto prevedeva la produzione di idrogeno blu, ottenuto dal gas naturale con la cattura e lo stoccaggio del carbonio, in Norvegia e la sua esportazione verso le centrali elettriche Hydrogen Ready in Germania, tramite il primo gasdotto offshore per l’idrogeno al mondo.
Secondo Magnus Frantzen Eidsvold, un portavoce della società, tra i motivi principali dell’abbandono rientrerebbero i costi troppo elevati, la domanda di idrogeno ancora insufficiente e l’infattibilità del gasdotto offshore (il cui costo si aggirava intorno ai 3 miliardi di euro).
Leggi anche: RWE avvia un impianto di elettrolisi da 14 MW nella centrale elettrica di Lingen.
“Il gasdotto non era un progetto di RWE, ma richiedeva il sostegno sia della Norvegia che della Germania“, ha dichiarato RWE.
Eidsvold ha poi aggiunto che Equinor non può proseguire nello sviluppo dei progetti senza un solido impegno a lungo termine da parte degli acquirenti europei per l’importazione di idrogeno.
“Non siamo in grado di fare questo tipo di investimenti quando non abbiamo accordi a lungo termine e mercati in atto“.
I progetti per lo sviluppo di centrali elettriche a gas H2 Ready in Germania, in collaborazione con RWE, procederanno come previsto.
Tuttavia, l’idrogeno necessario sarà acquistato all’interno del continente e non sarà esportato dalla Norvegia, secondo quanto affermato da Eidsvold.
L’anno scorso, Anders Opedal, CEO di Equinor, dichiarò invece che il costo complessivo della catena di approvvigionamento avrebbe potuto raggiungere le “decine di miliardi di euro“.
Hydrogen-news.it vi invita alla quarta edizione della HYDROGEN EXPO, a Piacenza dal 21 al 23 Maggio 2025.